Laura Marling e Mike Lindsay (Tunng) tornano con il progetto Lump e nuovamente l’anima folk di Laura e quella folk elettronica di Mike si uniscono in un lavoro, diciamolo subito, delizioso.

Il folk viene lasciato a casa per presentare un elettro pop raffinato ed elegante, che ha la qualità  di catturarti dal primo ascolto.

Si nota una volontà  di esplorare percorsi nuovi, a volte rischiando una decisa deriva pop: se da un lato Mike Lindsay si muove in un territorio elettronico con la solita sicurezza e con rinnovata ispirazione, Laura Marling si spinge fin dove possibile con la sua vocalità , esplorando anche per lei ambienti tutto sommato nuovi.

Questo accade per esempio nel brano”Paradise”, che secondo il mio parere è il pezzo forte dell’album. Laura Marling spinge forte vocalmente mentre altre voci si sovrappongono, sembra un po’ spezzare la linea musicale dell’album e questo forse è il motivo per cui Mike Lindsay non voleva inserirla, solo l’insistenza di Laura lo ha fatto fortunatamente cedere.

Il primo singolo scelto “Animal” è uno di quei brani che prima o poi ti ritrovi remixato con accentuazione della carica dance, brano riuscito nel quale appare abbastanza evidente una critica a certi tipi di uomini, seguito dal secondo singolo “Climb Every Wall” puntellato dal basso e quasi ipnotico.

Anche il terzo “We Cannot Resist” è un ottimo pezzo, l’inizio sussurrato e oscuro lascia gradualmente spazio ad un andamento pop abbastanza immediato, brano singolare per tutta la produzione Lump, ma funziona davvero bene, forse si tracciano strade future.

Le trame elettroniche di Mike Lindsay sono sempre molto interessanti e l’approccio melodico nuovo di Laura Marling è la novità  che rende i Lump, non solo il progetto alternativo dei due artisti, ma una vera band che ha molto da dire.

L’album è un passo in avanti rispetto il loro precedente lavoro e tutti i brani sono riusciti, a partire da quello di apertura “Bloom At Night” che inizia come una prosecuzione del loro precedente album ma poi ci fa capire che qualcosa è cambiato, quando entra la voce di Laura e la parte ritmica. Tutto è impreziosito dal testo molto ispirato che attraverso metafore ci parla della necessità  attuale di mostrarsi, anche quando non si ha nulla di personale da dire o mostrare, meglio forse essere la rosa che sboccia solo di notte e se ne frega di mostrarsi alle altre rose “…I know a rose that only cares to bloom at night It’s that morе lovely than the ones who seek thе light….“.

Segnalo altri due brani che mi hanno colpito particolarmente, il primo è “Red Snakes” dolce al pianoforte ma aspro e inquieto nel testo, il secondo è   “Phantom Limb” alla chitarra, che chiude con eleganza un album che ha la caratteristica di lasciarsi ascoltare con piacere dall’inizio alla fine, cosa assai rara di questi tempi.

Ottimo ritorno per i Lump, una coppia che artisticamente funziona  perfettamente, e che in futuro, liberando una certa voglia compositiva pop, può davvero riservarci grandi sorprese.

Photo credit: Steph Wilson