Tutt’altro che alle prime armi gli ottimi Spirit System che ricordiamo attivi già  nel 2016 con l’album d’esordio. Ora la formazione del North Carolina è pronta ad espandere il suo shoegaze riverberato e atmosferico ancora una volta.
Il nuovo album “Whatevermind” farà  davvero la gioia degli amanti del genere, muovendosi sinuovo e avvincente sia in territori dilatati e a basso ritmo, in cui sembrano quasi emergere echi di Cure, sia in situazioni in cui la ritmica si più incalzante. Il sound è impregnato di chitarre distorte e sature dalle quali però emerge sempre chiara e limpida la melodia, mentre le voci approfittano dei momenti di quiete per stendere tappeti vocali morbidi e suggestivi.

Dovessimo segnalare qualche brano non possiamo citare un terzetto delle meraviglie. La conclusiva “Pixels”, che viaggia spedita e ricca di chitarre sature che si sovrappongono, “Caverns” che si fa evocativa e magica, con questo effetto di eco alla voce, mentre l’ambientazione musicale è scura e ipnotica e naturalmente le montagne russe di “Nebula” che accelera e poi rallenta, mentre tutto si distorce per la gioia di Kevin Shields e poi assume contorni da sogno mentre il basso non smette di ricordarci che qualcosa è in agguato.

Insomma, un gran bel disco.

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