Cosa puoi mai inventarti quando ti trovi di fronte alla necessità  di dare un seguito a un album epocale come “Appetite For Destruction”, indiscutibilmente uno dei massimi capolavori dell’hard rock? è semplice: fai le cose in grande. Anzi, in grandissima. I Guns N’ Roses dei due volumi di “Use Your Illusion” non badano a spese; sono ben consapevoli del fatto di essere ““ almeno nel loro campo – la band più famosa e rilevante sul pianeta, e non fanno assolutamente nulla per nasconderlo.

Trenta canzoni, due ore e mezza di durata, quasi venti milioni di copie vendute in tutto il mondo: un’impressionante dimostrazione di forza che, oggi come ieri, è al centro delle discussioni tra i fan e i meno fan del leggendario gruppo losangelino. Un’opera ambiziosissima nata per essere controversa perchè, come fosse la trasposizione musicale di un kolossal pieno zeppo di effetti speciali, contiene al suo interno tutto e il contrario di tutto. Un vero e proprio polpettone hard rock.

Sono in tanti a considerare un imperdonabile errore le dimensioni extralarge dei due “Use Your Illusion”. Perchè così tanti filler? A cosa servono la versione alternativa di “Don’t Cry” e l’imbarazzante, seppur breve, esperimento rap/industrial di “My World”? Qualche riempitivo in meno e i Guns N’ Roses avrebbero avuto un secondo disco in formato unico e all’altezza del fortunatissimo esordio; su questo credo ci siano pochi dubbi.

Basta dare una rapida occhiata alle due tracklist per rendersi conto dell’eccezionale mole di classici racchiusa in questo mastodontico progetto. Un sorta di involontario greatest hits che, spaziando in continuazione tra generi e stili diversi, sballotta l’ascoltatore dal rock classico e trasandato di “Dust N’ Bones” all’elaboratissima cover di “Live And Let Die” dei Wings di Paul McCartney; dai dieci minuti epici e super-heavy della clamorosa “Coma” ai leggeri sapori psichedelici dell’articolatissima e sempre sottovalutata “Locomotive (Complicity)”.

Lungo l’estenuante percorso è facile imbattersi in qualche gradita stranezza: la chitarra flamenco di Slash sul finale della cattivissima “Double Talkin’ Jive”; il country blues acustico di “You Ain’t The First”; la sfiziosa intro funky/hendrixiana di “Bad Apples”; lo spoken word di Alice Cooper nel ritornello di “The Garden”; i suggestivi (ma alquanto inutili) inserti elettronici nell’assalto hard/punk rock di “Garden Of Eden”; le delicatezze pop di “Yesterdays” e “So Fine”.

I Guns N’ Roses di “Use Your Illusion I” e “Use Your Illusion II” riescono però a sorprendere anche nei brani più convenzionali. A fronte di una serie di momenti decisamente in linea con il fortunato modello “Appetite For Destruction” (penso a “Right Next Door To Hell”, “Perfect Crime”, “Don’t Damn Me” e “You Could Be Mine”), ve ne sono altri che, senza mai abbandonare la retta via del rock, provano a rendere il tutto un po’ più “speziato” con l’aggiunta di influenze settantiane (The Rolling Stones e Aerosmith nello specifico) e dosi massicce di pianoforte. In questo gruppo rientrano “Bad Obsession”, “Dead Horse”, “14 Years”, “Breakdown” e “Pretty Tied Up (The Perils Of Rock n’ Roll Decadence)”, tutte contraddistinte dalle ottime performance di Axl Rose.

Il fumantino frontman dei Guns N’ Roses è, nel bene e nel male, il protagonista assoluto del doppio album. Qui vi sono probabilmente tutte le sue migliori prove sia da interprete, sia da autore. Un artista instabile e tormentato che, nonostante qualche caduta di stile (gli attacchi alla stampa in “Get In The Ring” e le provocazioni rivolte a Vince Neil, cantante dei Mötley Crà¼e, nella divertente “Shotgun Blues”) arriva a brillare di immensa luce nelle storiche ballad (o semi-ballad) di cui “Use Your Illusion” è stracolmo. “November Rain”, “Civil War”, “Don’t Cry”, “Estranged” e il popolarissimo rifacimento di “Knockin’ On Heaven’s Door” sono i veri motivi per cui vale la pena andarsi a recuperare i due secondi lavori dei Guns N’ Roses, entrambi frutto dell’ego smisurato di un leader destinato alla distruzione di sè stesso e della sua preziosa creatura.

Data di pubblicazione: 17 settembre 1991
Tracce: 16 (Use Your Illusion I) e 14 (Use Your Illusion II)
Lunghezza: 76:09 (Use Your Illusion I) e 75:55 (Use Your Illusion II)
Etichetta: Geffen
Produttori: Mike Clink, Guns N’ Roses

Tracklist – Use Your Illusion I:
1. Right Next Door To Hell
2. Dust N’ Bones
3. Live And Let Die
4. Don’t Cry
5. Perfect Crime
6. You Ain’t The First
7. Bad Obsession
8. Back Off Bitch
9. Double Talkin’ Jive
10. November Rain
11. The Garden
12. Garden Of Eden
13. Don’t Damn Me
14. Bad Apples
15. Dead Horse
16. Coma

Tracklist – Use Your Illusion II:
1. Civil War
2. 14 Years
3. Yesterdays
4. Knockin’ On Heaven’s Door
5. Get In The Ring
6. Shotgun Blues
7. Breakdown
8. Pretty Tied Up (The Perils Of Rock n’ Roll Decadence)
9. Locomotive (Complicity)
10. So Fine
11. Estranged
12. You Could Be Mine
13. Don’t Cry – Alternate Lyrics
14. My World