L’undicesimo album dei Feeder, “Torpedo”, arriverà  il prossimo 11 marzo via Big Teeth Music a distanza di quasi tre anni dal precedente, “Tallulah”.

Lo slancio è stato qualcosa che è mancato a molti artisti negli ultimi 18 mesi. Per i Feeder, il conseguente intorpidimento dei blocchi nelle fasi iniziali ha inevitabilmente portato a un periodo insolitamente privo di ispirazione per la band e per il songwriter Grant Nicholas. La band gallese, tuttavia, è sempre stata maestra nello sposare la luce e l’oscurità  ““ illuminando gli angoli ombrosi del suo mondo per scoprire qualcosa di commovente ed edificante ““ il che significa che non passò molto tempo prima che le condizioni diventassero una tempesta perfetta per far scattare il fulmine dell’ispirazione e presto si sono materializzate canzoni per addirittura due album.

Dopo la title-track, “Torpedo”, condivisa il mese scorso, ora il gruppo britannico rilascia un nuovo singolo, “Magpie”, di cui potete vedere il video qui sotto.

Spiega Grant del brano: “Ho scritto per la prima volta il riff di “Magpie” a casa durante il lockdown sulla mia Gibson J45 acustica. Avevo un’idea di groove quasi heavy dance nella mia testa quando l’ho scritta e anche quando mi sono avvicinato alla produzione e di come catturare questa sensazione e questo suono.

I testi sono stati scritti principalmente durante le mie passeggiate quotidiane e le corse a Finsbury Park durante il lockdown. è stato un processo molto osservativo per me e cita la mia superstizione infantile per le gazze che vedevo ogni giorno. Il ritornello della canzone parla della frustrazione che penso che tutti noi proviamo, e specialmente in quel periodo, riguardo al futuro in generale. Parla anche dell’impatto dei social media e di come possono influenzare le credenze, i sogni e il benessere mentale delle persone.

Siamo tutti in qualche modo servitori del sistema e dei nostri sentimenti ed emozioni – è solo il modo in cui ogni persona li affronta a modo suo.

è sicuramente uno dei miei brani preferiti di “Torpedo” ed è stato divertente scrivere e registrare alcuni grandi riff.”

Photo credit: Steve Gullick