I Mogwai donano un caloroso spessore sonoro alla Fine, la rendono epica e riescono, persino, a scolpire un amaro e sfuggente sorriso sul suo imperscrutabile volto, mentre, nel frattempo, il suo sguardo è fisso sull’ultima luna del mondo ed i devastanti roghi dell’apocalisse divorano, rapidamente, gli ultimi barlumi di coraggio, speranza ed umanità .

I toni di quest’ultimo EP, infatti, si fanno via, via più bui e sembra non esserci più traccia dell’amorevole positività  che si percepiva in “As The Love Continues”.
Nuove e terrificanti pulsioni hanno preso il sopravvento; un’inquietudine primordiale si è impossessata dei nostri corpi e soprattutto delle menti. I tre remix hanno assunto le sembianze di un’ultima danza, di un ultimo congedo, prima che le tenebre ingoino, per sempre, il dance floor sul quale “Ritchie Sacramento” ha visto sfiorire la sua purezza originaria, “Midnight Fit” si è lasciata travolgere da infuocate e rabbiose pulsioni industriali e “Fuck Off Money” ha spezzato gli ultimi legami materiali esistenti, consentendo alla nostra anima di congiungersi agli infiniti e misteriosi spazi del cosmo.

Una fine o un altro inizio? Other Two, IDLES ed Alessando Cortini offrono quella che è una cruda rilettura di tre brani della band scozzese: ognuna delle canzoni proposte permette di intrecciare, di sperimentare e di ibridare la matrice post-rock di riferimento con una peculiare visione della fine, la quale può assumere le sembianze di ritmiche elettroniche ballabili ed oscure, di trame ossessive ed industriali oppure di divagazioni cosmiche capaci di oltrepassare ogni barriera artificiale costruita dall’uomo. Ciascun ascoltatore, dunque, ha la possibilità  di fare la propria, preziosa, ultima scelta.