Attivi sin dal 2012, i French For Rabbits sono tornati ora con questo loro terzo LP, realizzato qui in Italia dalla indie-label romana A Modest Proposal Records e in arrivo dopo quasi tre anni dall’uscita del loro sophomore, “The Weight Of Melted Snow” (già  realizzato però nella nativa Nuova Zelanda a marzo 2017).

Il disco, che è stato scritto nel corso degli scorsi anni e registrato nel 2020 tra The Surgery di Wellington e The Lab di Auckland, è stato prodotto dalla frontwoman Brooke Singer insieme ai suoi compagni di band e a Jol Mulholland (Tami Neilson, Neil Finn, Delaney Davidson, Troy Kingi), che si è anche occupato del mixing.

“The Overflow”, che parla di tematiche personali come introversione e ansia, sa come cullare l’ascoltatore sin dal primo ascolto attraverso la sua delicatezza, la sua grazia e la cura nella produzione: questa qualità  aggiungono un feeling cinematografico ai suoi pezzi ““ non a caso già  in passato dei brani dei French For Rabbits erano stati utilizzati in serie televisive.

E’ “The Overflow”, la traccia che dà  il titolo all’album, ad aprire questi trentasette minuti: non ci vuole molto per lasciarsi immergere dentro al loro fantastico mondo sognante grazie alla gentilezza della voce della Singer, ma anche ai suoni soft della chitarra di John Fitzgerald e dei synth scintillanti e alle preziose armonie create dal gruppo neozelandese.

Ci sembra di volare poco dopo nel recentissimo singolo “Walk The Desert”: la splendida combinazione tra il sound dei synth e della sei corde e le sue armonie dreamy, perfettamente pure e morbide, è una delizia per palati raffinati a cui si aggiunge inoltre una melodia altrettanto elegante.

“Money Or The Bag” si sposta verso territori folk e, ad accompagnare il piano e la chitarra, ci sono anche ottimi archi che la rendono una perla rara a cui non manca nemmeno il solito tocco sognante che i French For Rabbits sembrano saper aggiungere a ogni loro composizione.

Poi “Poetry Girl” – perdonateci il gioco di parole ““ è pura poesia: rimaniamo incantanti dai vocals morbidi e calda di Brooke che sa sempre come conquistarci con quelle sue eleganti sensazioni melodiche così piacevoli.

Un viaggio raffinato e pieno di purezza da cui è impossibile non rimanere affascinati: prendete un paio di cuffie, chiudete gli occhi e ascoltate questo disco per tuffarvi nel mondo sincero e sognante di questi cinque ragazzi neozelandesi e godere di queste dieci piccole perle.

Credit Foto: Lily Paris West