I Pozi li avevo trovato subito interessanti, un po’ perchè mi ricordavano i miei tanti amati B-52s, band assolutamente geniale ma spesso meno considerata di tante altre, ma anche perchè la loro formazione basata sulla batteria di Toby Burroughs, sul violino di Rosa Brook e sul basso Tom Jones, mi incuriosiva per le scelte ritmiche e costruttive che l’assenza di altra strumentazione doveva comportare.

Questo nuovo Ep conferma le buone impressioni che avevo avuto ascoltando i loro primi brani, il sound resta interessante e la scelta di costruire i brani con la partecipazione vocale di tutti i componenti risulta ben realizzata. La canzone iniziale “Detainer Man” ha un andamento ipnotico e incalzante nel quale, sezione ritmica e costruzione vocale, ci riportano a quei pezzi singolari e sperimentali della new wave prima che si trasformasse in fenomeno mainstream .

“Free Day” è un altro brano riuscito con il violino e la voce di Rosa Brook che ci ipnotizza ancora, seguito da “Typing” nel quale il richiamo ai B-52s si fa ancora più forte anche nel cantato.

In un panorama post punk come quello attuale, spesso un po’ incartato su se stesso, i Pozi vanno dritti per la loro strada, niente chitarra o tastiere in evidenza, magari prima o poi arriveranno, ma per ora questa loro scelta dona al loro sound un’attitudine indirizzata verso una diversità  realizzata con una cerca maestria e pulizia del suono, che li valorizza e li pone in evidenza.

“Sea Song” si muove su una riuscita linea ripetuta di basso aiutato dal violino a rendere inquietante l’atmosfera,   “Cover It Up” chiude questo EP ed è il brano meno riuscito ma non ridimensiona una band che nella sua particolarità  rende l’ascolto sempre interessante.

I Pozi  con i loro riff di violino e il basso così in evidenza creano un ambiente ipnotico e carico di tensione, sono una band agli inizi ma già  con un idea precisa, un progetto che potrebbe evolversi e regalarci qualche lavoro importante, per il momento riescono ad attirare attenzioni e nuovo interesse,   sicuramente una band che anche noi continueremo a tenere in considerazione.

Photo Credit Jack Taylor Gotch