Nonostante “Magica Musica” sia l’effettivo debut album di Venerus, il nome di questo polistrumentista milanese non è nuovo al pubblico.

Venerus
ha infatti esordito con l’EP “A che punto è la notte” nel 2018 e si è finalmente imposto nelle cuffiette del pubblico lo stesso anno, grazie alla collaborazione, insieme a Franco 126, alla hit di Gemitaiz “Senza di Me”, che ha attualmente più di 55 milioni di stream su Spotify.
La gavetta c’è stata. Venerus ha 28 anni e un sacco di esperienze live alle spalle, a cui ha presenziato sia in veste di turnista sia con brani suoi, nonchè vanta innumerevoli collaborazioni con volti noti della scena italiana.
Il nome dell’artista milanese è spesso associato a quello del produttore MACE, con il quale ha instaurato un florido sodalizio che va avanti da anni e che è culminato nel successo internazionale di “OBE”, il producer album di MACE , su cui Venerus ha messo le mani in praticamente tutte le tracce.

La musica di Venerus non si può racchiudere in una sola definizione, non è possibile collocarlo in un genere specifico. Si tratta di un meltin’ pot di influenze e suoni (soul, indie, jazz, fusion, cantautorato, pop, rap, elettronica), che si mescolano tra di loro riuscendo   a trovare un equilibrio in grado di conferire all’intera produzione una marcata originalità  e riconoscibilità .

“Magica Musica” non sembra un album d’esordio, in quanto riesce a confezionare un vero e proprio manifesto chiaro e coerente con il percorso tracciato finora, dello stile artistico di Venerus.
L’artista vuole che schiacciamo play e, incuranti della durata inconvenzionale delle tracce, considerando “Magica Musica” come prodotto mainstream, voliamo con lui all’esplorazione di altri mondi.
Ce lo suggerisce già  la copertina dell’album, che vede l’artista letteralmente a cavallo tra il reale e l’immaginifico, in un’opera dai colori sgargianti e dalla solarità  contagiosa, spronandoci a scovare il bello delle piccole cose e, come Venerus stesso ha suggerito in conferenza stampa, stupirci per ci che ci circonda.

Ricordiamolo, l’album è pubblicato da Sony, per cui direi che abbiamo la riprova che il concetto di major che schiaccia, opprime e usa gli artisti come macchine da soldi è un discorso annacquato quanto stantio.
Siamo nel 2021 e Venerus non scende a compromessi di sorta: si esprime in totale autonomia spaziando liberamente, nel corso di più di un’ora di musica, tra suoni e atmosferetra loro agli antipodi.
Partiamo dal soul ricercato di “Ogni pensiero vola” e di “Lucy”, in cui rimanda al capolavoro psichedelico dei Beatles, per arrivare all’introspezione conscious di “Canzone per un amico”, passando per il rap di “Appartamento” con l’amico Frah Quintale. Tutto questo senza dimenticare la perla R n’B “Una certa solitudine” e la meravigliosa “Sei acqua” (personalmente, la punta di diamante dell’album), assieme ai Calibro 35.
Non mancano, infine, brani strumentali come “Cosmic interlude” e musica ambient cantata in “Solo dove vai tu”.

è chiaro che la musica, in ogni sua sfaccettatura e dimensione, è il fulcro di questo spettacolare e sorprendente debut album. Musica suonata per l’occasione, è giusto specificarlo, da numerosi musicisti quali Vittorio Gervasi al sassofono, Danny Bronzini alle chitarre, Enrico Gabrielli ai fiati, Danilo Mazzone all’Hammond ed Ethel Colella all’arpa.
“Magica Musica” è un prezioso prodotto corale che riesce a dare vita alla visione di Venerus, artista dal talento incredibile e dalle intuizioni brillanti, capace di conquistarsi il posto che merita in una scena musicale decisamente bisognosa d’aria fresca.