Guarda la classifica della redazione di IFB de I MIGLIORI 50 DISCHI DEL 2021

#10) YOUNG THUG
Punk
[YSL Records]

“Punk” è un album dal titolo provocatorio: non troverete sonorità  violente ma spesso e volentieri una delicatezza che lascia quasi stupiti. Il secondo album in studio di Young Thug è poetico nonostante i temi toccati spesso siano pesanti come le ansie dell’artista o i traumi d’infanzia. Uno dei temi toccati in maniera migliore è forse quello del ruolo dell’artista ricco e famoso e di come debba presentarsi di fronte a un pubblico, viste le sue responsabilità . Una riflessione non scontata in un mondo che fa della propria opulenza una virtù.

#9) slowthai
Tyron
[Method Records]

Il secondo album in studio del rapper britannico si può tranquillamente dividere in due parti, proprio come ha deciso l’artista: una parte più aggressiva e riconoscibile, una seconda invece più riflessiva e sconosciuta. Abbiamo di fronte un rapper che è partito a razzo proponendo i suoi pezzi forti. Con questo secondo album, slowthai amplia il suo repertorio andando a toccare corde del rap mai toccate prima, dimostrando di saperci fare brillantemente.

#8) JPEGMafia
LP!
[Republic Records]

Il quarto album in studio di JPEGMafia è una piccola perla anche per com’è stato creato: tutto in casa. Uno dei rapper meno capiti dal pubblico, riesce comunque a creare del rap che probabilmente non è ancora capito, ma lo sarà  tra qualche anno. Avete presente la frase di Ritorno al Futuro “Penso che ancora non siete pronti per questa musica. Ma ai vostri figli piacerà .”? Ecco, questo è quello penso di questo album.

#7) KANYE WEST
Donda
[Def Jam]
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Se dovessimo parlare solo di hype, il decimo album in studio di Kanye West si posizionerebbe al primo posto. Atteso per tutto l’anno, rimandato più volte, Donda alla fine è apparso verso la fine di agosto in tutta la sua potenza. Un album completo (forse troppo) dove Ye in 27 tracce tira una riga tra chi era prima di questo album e chi vuole essere dopo. Un flusso di coscienza con ospiti di eccellenza tra cui il ritorno dell’amico/nemico Jay-Z e i temi cristiani già  citati in “Jesus is King”, stavolta più armonici e meglio amalgamati al genere di cui Kanye è uno dei migliori in assoluto.

Little Simz - Sometimes I Might Be Introvert#6) LITTLE SIMZ
Sometimes I Might Be Introvert
[Age 101]
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La rapper britannico-nigeriana arriva al suo quarto album unendo tutto il suo repertorio creando un mix devastante tra hip hop, soul e R&B. Il flow di Simz è fluido e i suoi testi non sono per niente scontati. Un album dove l’artista rivede tutta la sua carriera, affrontando i suoi demoni personali (un padre assente), utilizzandoli a suo vantaggio tirando fuori tutta la rabbia possibile di cui un’artista come lei ha bisogno per poter garantire un album completo e che colpisce tutti.

#5) DRAKE
Certified Lover Boy
[Republic]
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Stiamo parlando del miglior album di Drake? Assolutamente no. Stiamo comunque parlando di un album di qualità  da parte del rapper canadese, il sesto in studio. Confezionato benissimo con basi di ottimo pregio e ospiti tra i migliori in assoluto, Drake non spinge l’acceleratore regalandoci un album che avrebbe potuto essere al primo posto con un pizzico di coraggio in più. Drake ha voluto fare vedere che è uno dei migliori in assoluto nel campo, forse il migliore, senza osare troppo.

#4) DOJA CAT
Planet Her
[Kemosabe Records & RCA Records]

Doja Cat è forse una delle scoperte migliori degli ultimi album e con Planet Her, il suo terzo album in studio, si conferma una delle rapper più particolari presenti sul mercato. La descrizione del suo mondo è ben raccontata nell’album che riesce a mescolare pop, trap e dance. I featuring sono di gran qualità , tra tutti vince quello con Ariana Grande che crea un mix invincibile.

#3) MEGAN THEE STALLION
Something For Thee Hotties
[1501 Certified]

Facciamo uno strappo alla regola: “Something For Thee Hotties” non è un vero album inedito di Megan Thee Stallion ma una compilation di precedenti freestyle dell’artista oltre che canzoni inedite dell’artista. L’artista premiata come miglior artista esordiente ai Grammy Awards del 2021 ci ricorda perchè è una delle più apprezzate come flow e scrittura. Pensiamo a una cosa: se Megan ha tirato fuori una perla con un mixtape di canzoni già  esistenti, cosa possiamo aspettarci da un suo lavoro inedito nel 2022?

call me if you get lost#2) TYLER, THE CREATOR
CALL ME IF YOU GET LOST
[Columbia Records]

Come si fa uscire un nuovo lavoro dopo aver creato “Igor”, il miglior album rap del 2020? Lo fai con “Call Me if You Get Lost”, l’ultimo lavoro di Tyler, The Creator, uno dei rapper più particolari e curiosi del panorama attuale. Un album maturo, meno performante e carico rispetto al precedente, ma più completo. Cos’altro dire? Tyler è forse al suo apice e questo album lo dimostra.

#1) LIL NAS X
Montero
[Columbia]
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Cosa si può dire dell’album di debutto di Lil Nas X? Un album perfetto. Un intero mondo descritto in 15 canzoni da uno degli artisti più dirompenti della Generazione Z che si è preso completamente il palco dopo essersi fatto notare con “Old Town Road”. Lil Nas X sembra un rapper affermato e già  nell’olimpo, ma ricordiamoci sempre che questo è il suo primo album in studio, ricordiamocelo sempre. Featuring incredibili (tra cui Elton John) che non disturbano e aggiungono solo valore a un lavoro che rimarrà  impresso per moltissimi tempi.

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Credit grafica: Luca Morello (Scismatica)