Dietro al nome Japanese Heart Software si nasconde l’australiana Nat Chippy, che finalmente arriva al disco dopo una gustosa serie di anticipazioni. Ancora una volta l’Australia si dimostra fucina di meraviglie, in questo caso capaci di muoversi magnificamente in ambito dream-pop.

In primis la voce di Nat, che è delicatissima e carezzevole, sia che si muove su un tappeto di synth, sia che si libri magistralmente su uno sfondo appena più rumoroso (vedi “Just A Dream”). Tutto si muove in modo molto morbido e avvolgente, ma non crediate manchi vitalità  o dinamismo. Anzi. La parola Soft va bene fino a un certo punto, perchè se da un lato la musica di JHS tende a levigare gli spigoli con delicatezze oniriche, dall’altro c’è sempre una voglia di inserire qualche accattivante inquetudine in questo sogno e la cosa funziona sempre benissimo, fin dall’iniziale “Drag” che trova un ritmo cangiante e una chitarra rumorosa che fa magnifico capolino. Che bello il groove di “Passenger”, così come il gioco di basso (New Order?) che ci solletica in “Sentimental Heart”.

La chiusura ha una doppietta da 10 e lode con la title track e la sua chitarra appena fuzz, brano semplice eppure accattivante e poi il sogno ad occhi aperti della delicatissima “Flower” e quei synth che sono dolci nuvole di zucchero filato in un cielo azzurro.

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