Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi… buon ascolto

JENNY HVAL – “Classic Objects”
[4AD]

“Classic Objects” promette di essere il disco più pop dell’artista norvegese, il primo ad essere composto da tutte canzoni con strofa e un ritornello.
Avevo voglia di scrivere storie semplici. Il mio problema era che trovavo che la componente musicale nel processo di scrittura faceva allontanare le parole dal loro percorso e persino saltare nell’assurdo. Penso che sia destinato a succedere quando c’è di mezzo la musica. Dopo tutto, una canzone non è solo parole, ha una melodia, e la ragione per cui abbiamo delle melodie è quella di fare un passo nel buio.

WIDOWSPEAK – “The Jacket”
[Captured Tracks]

Le note stampa ci dicono che “The Jacket” sarà  un album dal respiro molto ampio, che bilancia momenti di aperta lussuria con un approccio diretto. Le canzoni si spostano senza soluzione di continuità  tra ballate delicate e alla deriva e jam costruite da chitarre stratificate, percussioni polverose e linee di basso ambigue. La chitarra di Thomas è lirica ed emotiva come non lo è mai stata e la voce di Hamilton confortevole e senza sforzo. Questa dinamica è amplificata perfettamente nel mix da Chris Coady (Yeah Yeah Yeahs, Beach House). La band esalta ancora le sue influenze di sempre: Yo La Tengo, Neil Young, Cowboy Junkies, Cat Power, Richard e Linda Thompson. Ancora una volta troveremo slow-core, dream-pop, pacific northwest indie e outlaw country, con il risultato di un’estetica 60s-meets-90s.

THE BOO RADLEYS – “Keep On With Falling”
[Boostr]

Come per tutta la musica dei Boo Radleys, non ci sono statielimitazioni sulla struttura, sugli strumenti e sui suoni, ma questa volta avevamo tutti la libertà  di esprimere i nostri pensieri sulla musica che stavamo facendo. Forse il riferimento della band è proprio legato all’ assenza di Martin Carr, principale autore, che precedentemente filtrava ogni brano in base alla sua attitudine e al suo sentire. Ora i Boo sembrano meno visionari e complessi, ma più lineari, più semplici se vogliamo, legati a una piacevole estetica neo-psichedelica che non ci dispiace affatto.

ALEX CAMERON ““ “Oxy Music”
[Secretly Canadian]

Il nuovo album ““ dice il musicista australiano del suo quarto lavoro in studio ““ è fiction raccontata dal punto di vista di un uomo stanco, depresso e confuso dallo stato attuale del mondo. Una persona che, d’accordo con le ultime statistiche, potrebbe iniziare ad abusare di oppioidi. Questo è proprio uno di quegli uomini.
Alex ha co-prodotto il disco insieme a Justin Nijssen e Lilah Larson, mentre Kai Campos dei Mount Kimbie si è occupato del mixing. Il disco è stato registrato con l’aiuto di amici di lunga data come il sassofonista Roy Molloy, Jason Williamson degli Sleaford Mods e il rapper Lloyd Vines.

BRYAN ADAMS ““ “So Happy It Hurts”
[BMG]

Quindicesimo album in studio per l’inossidabile rocker canadese.

FRANZ FERDINAND ““ “Hits To The Head”
[Domino]

Tempo di bilanci con immancabile Greatest Hits per la band scozzese guidata, nonostante i continui cambi di line-up, da Alex Kapranos.

HO99O9 ““ “Skin”
[DTA Records]

Prodotto dal batterista dei Blink-182 Travis Barker, il nuovo disco del duo rap-metal arriva a 5 anni di distanza dall’album di debutto “United States Of Horror” e a due anni di distanza dal mixtape “Blur”, realizzato con la collaborazione, tra gli altri, di Mike IX degli Eyehategod.

BODEGA ““ “Broken Equipment”
[What’s Your Rupture?]

La band post-punk di NYC bissa il debut album, “Endless Scroll”, uscito ormai 4 anni fa.
“Statuette On The Console”, pezzo bubblegum-punk presentato alcune settimane fa in ben 9 lingue diverse, è qui presente solo nella sua versione madrelingua.

GHOST ““ “Impera”
[Loma Vista Recordings]

Papa Emeritus riporta in pista una delle realtà  più chiacchierate dell’universo metal e rock capace di aggiudicarsi un Grammy nel 2016 come “Best Metal Performance”.

BRANDON BOYD ““ Echoes and Cocoons
[ADA Worldwide]

Nuovo album solista del cantante degli Incubus. Produce John Congleton.

TREY ANASTASIO ““ “Mercy”
[Nonesuch]

Primo disco solista interamente ascustico per il fondatore, cantante e chitarrista dei Phish Trey Anastasio.

REX ORANGE COUNTY ““ “WHO CARES?”
[RCA/Sony Music]

Tra jazz, hip hop e bedroom pop, il nuovo album di questo giovane e talentuoso cantautore britannico.

MAIA FRIEDMAN ““ “Under the New Light”
[Last Gang]

Dopo Olga Bell, Angel Deradoorian e Amber Coffman un’altra fanciulla che spicca il volo da quell’incredibile fucina di talenti newyorchesi che sono stati, e sono tutt’ora sotto la guida di David Longstreth, i Dirty Projectors.

THE DISTRICTS ““ “Great American Painting”
[Jansen Records]

Quinto disco dei Districts nato nell’isolamento di un cottage fuori Washington:
Mentre eravamo lì ho passato un po’ di tempo guidando vicino a tutti questi fiumi pazzeschi e alla Gifford Pinchot National Fores, ed ero ipnotizzato da come quei paesaggi incontaminati catturino davvero un’idea senza tempo di ciò che è l’America”, spiega. “Ero appena tornato dalla partecipazione alle proteste di Philadelphia e dai gas lacrimogeni e mi sentivo così strano a passare tra questi due estremi. In un certo senso questo album sta chiedendo, “Qual è il grande quadro americano? è la brutalità  della polizia o è questo bellissimo paesaggio? E la verità  è che è tutto questo.

THE MYSTERINS ““ “Reeling”
[Fiction]

Da Liverpool alternative-rock con influenza grunge e post-punk.

MARCO FRACASIA ““ “Adesso torni a casa”
[42 Records]

Marco è l’ultima giovanissima entrata della 42 Records (I Cani, Colapesce, Andea Laszlo De Simone), viene da Torino e scrive canzoni che oscillano tra il lo-fi, il dream pop e la musica indie. Oggi esce il debut album.