A due anni e mezzo dall’ottimo “Miami Memory”, Alex Cameron ritorna con questo suo quarto LP, pubblicato ancora una volta da Secretly Canadian.

Il nuovo disco, prodotto dallo stesso musicista di Sydney insieme a Justin Nijssen e Lilah Larson, parla dal punto di vista “di un uomo stanco e depresso e confuso dallo stato del mondo attuale… una persona che potrebbe iniziare ad abusare di oppioidi”, secondo quanto spiega Cameron.

Dai toni disco-pop, la opening-track “Best Life”, che tratta di un argomento come la vita online, ci incanta con quelle sue melodie synthetiche delicate e intriganti che vogliono nascondere per un attimo la malinconia e l’ansia che, ascoltando con attenzione, possiamo trovare nella voce dell’australiano.

In “Prescription Refill” Cameron definisce l’amore come una droga (“Love is the drug”), mentre disegna una deliziosa canzone pop colorata con synth, percussioni e qualche elegante fiato, usando in più di un’ccasione anche il falsetto.

“K Hole”, invece, è un’inaspettata ballata dai toni gentili disegnata da gentili melodie di chitarra e synth, ma che gode anche di un buon groove, mentre “Cancel Cultur”, che tratta in maniera ironica dell’attuale clima della cultura, vede la presenza del rapper Lloyd Vines, andando a toccare panorami sonori R&B.

Infine la lunghissima title-track “Oxy Music” (oltre sei minuti), che ospita i vocals di Jason Williamson degli Sleaford Mods, si tuffa a mani basse nel passato con un synth-pop pur morbido, ma più che capace di farci ballare.

Legato agli anni ’80 con il suo synth-pop raffinato e soft, Alex Cameron riesce comunque a creare un album piacevole e divertente, mentre mette in luce le sue buone capacità  come songwriter: la sua data al Covo Club di Bologna a fine marzo diventa un appuntamento da non perdere.

Photo Credit: Cameron Carter