Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.

THE HELLACOPTERS
Eyes Of Oblivion
[Nuclear Blast]
Release date: 1 aprile

Sono 14 gli anni passati dal precedente “Head Off” ma ora l’attesa è finita: gli Hellacopters di Nicke Andersson sono pronti a dispensare rock’n’roll carico di energia e assoli brucianti, ma, come dimostra anche il brano “So Sorry I Could Die”, c’è voglia di andare a muoversi anche su altri territori che non testimoniano solo la carica esplosiva della band.

RED HOT CHILI PEPPERS
Unlimited Love
[Warner]
Release date: 1 aprile

Il dodicesimo album in studio della band capitanata da Anthony Kiedis segna il rientro di John Frusciante nel gruppo e pure il ritorno del produttore Rick Rubin, che ha già  lavorato con i RHCP per gli album “Blood Sugar Sex Magik”, “Californication”, “By The Way” e “Stadium Arcadium”. Dobiamo essere sinceri, se ci basassimo solo sui singoli anticipatori potremmo già  tranquillamente buttare il disco nell’immondizia…

ORVILLE PECK
WBronco
[Columbia Records]
Release date: 8 aprile

Chi meglio del cantante mascherato può svelarci i contenuti del suo disco? “Questo è il mio album più appassionato e autentico fino a oggi. Mi sono ispirato al country rock, alla musica psichedelica degli anni ’60 e ’70, alla California, al bluegrass e a tutto ciò che è ancorato al country. “Bronco” è incentrato completamente sull’essere sfrenato e sul culmine di un anno di tour, sullo scrivere in isolamento e affrontare, e alla fine superare, un momento personale molto complicato“.

JACK WHITE
Fear Of The Dawn
[Third Man Records]
Release date: 8 aprile

Doppietta in arrivo per Jack White, che apre con “Fear Of The Dawn” e poi, in luglio arriverà  “Entering Heaven Alive”. Per ora abbiamo morbidezze che s’intersecano a botte pesanti e ruvide come la title track di questo disco in arrivo. Come sempre con Jack siamo pronti a tutto…

WET LEG
Wet Leg
[Domino Recording]
Release date: 8 aprile

E’ da un po’ che teniamo le fanciulle sotto il nostro radar e, beh, avevamo ragione. L’indie-rock di Rhian Teasdale e Hester Chambers ha fatto breccia e ora il loro esordio è davvero uno degli album più attesi del momento. Giustamente, lasciatecelo dire, perchè le anticipazioni sono di tutto rispetto.

FATHER JOHN MISTY
Chloe And The Next 20th Century
[Sub Pop]
Release date: 8 aprile

Era dal 2018 che il buon Father John Misty non proponeva nuova musica e ora eccolo qui, con la sua morbidezza folk, pronto a colpirci nel cuore, con gusto, eleganza e ottimi arrangiamenti (come sentiamo nella rigogliosa “Q4”). Per ora quello che cvi è dato sapere, oltre al suono dei singoli anticipatori, è che il nuovo lavoro dell’artista è stato prodotto dallo storico collaboratore Jonathan Wilson e mixato da Dave Cerminara.

KURT VILE
(watch my moves)
[Verve Music Group]
Release date: 15 aprile

Kurt era fermo ai box dal 2018 con il suo “Bottle It In” e ora ecclo qui, pronto a dispensare nuovamente il suo indie-rock venato popedelia. Un disco nuovo che vede la partecipazione di prestigiosi ospiti e che dai primi assaggi sembra piuttosto interessante. L’album include anche una cover di “Wages of Sin” di Bruce Springsteen.

SPIRITUALIZED
Everything Was Beautiful
[Bella Union]
Release date:
22 aprile

Dire che il nuovo disco degli Spiritualized è stato influenzato dalla pandemia è dire poco. “Mi sono sentito come se mi fossi allenato tutta la vita per questo“, lo dice Jason Pierce stesso. Il disco arriva a quattro anni da “And Nothing Hurt” con una copertina che non manca di far riferimento a qualcosa di medico e farmaceutico. Le registrazioni sono avvenute in ben 11 differenti studi di registrazione, con la partecipazione di numerosi ospiti, compresa la figlia Poppy e John Coxon, oltre a una ricca sezioni di archi e ottoni, giusto per farsi mancare arrangiamenti ridondanti. Pierce suona ben 16 strumenti.

FONTAINES D.C.
Skinty Fia
[Partisan]
Release date:
22 aprile

Colpirà  anche noi la “dannazione del cervo” (traduzione del titolo)? Si fa per scherzare visto che è più un’imprecazione che altro, ma è innegabile che i ragazzi siano attesissimi a dire poco. Le prime anticipazioni hanno fatto salire l’attesa a livelli esorbitanti e anche l’ottimo live milanese fa alzare le quotazioni degli irlandesi come non mai. “Abbiamo iniziato a scrivere il disco subito dopo aver finito A Hero’s Death, all’inizio del 2020. Avevamo un sacco di tempo libero per lavorarci e quindi ci abbiamo messo quasi un anno. Ad un certo punto abbiamo pensato di fare addirittura un doppio album, un lato con pezzo più energiche e uno con canzoni più tradizionali. Alla fine abbiamo deciso di tenere solo 10 pezzi ma al centro del disco c’è una canzone fatta solo con la fisarmonica e la voce di Grian. E’ molto diversa dalle altre ma riprende il concetto dell’album tradizionale irlandese“.

ALESSANDRO FIORI
Mi Sono Perso Nel Bosco
[42 Records]
Release date:
22 aprile

Sei anni dopo l’ultima uscita a suo nome torna Alessandro Fiori, uno degli artisti più poliedrici e raffinati dell’intero panorama indie italiano. Lo fa con un nuovo disco, “Mi sono perso nel bosco”, che conferma una volta in più la cifra stilistica del cantautore toscano, la sua creatività  fuori dagli schemi e la sua personalità  orgogliosamente indecifrabile, che da sempre si manifesta nei suoi lavori solisti e negli innumerevoli progetti a cui ha preso parte, dai Mariposa ai Craxi, dagli Amore a Scudetto.