Tammi Terrell

Dove sei Tammi? Per quante volte ti ho rivisto crollare tra le mie braccia?

Ogni tanto mi vieni a trovare nei miei sogni, sei la mia Tammi non quella devastata dalla malattia.

Anche questa notte ti ho sognato, passeggiavamo sulla spiaggia di Ostenda e il sole ti illuminava ma io sentivo freddo, mentre camminavamo tu mi sorridevi e non parlavi ma mi facevi stare così bene, come non mi capita da anni.

Riempivi il silenzio, come lo riempivi quando eri con me, quando la tua voce e il tuo sorriso mi illuminavano l’anima, la mia anima a pezzi, non ci riesco, non ce la faccio, volevo morire Tammi mentre tu volevi disperatamente vivere.

Alberta Cooper

Non sentirti in colpa madre, lo so che mi hai amato, non era il tuo che disperatamente cercavo.

Lo sentivo quando ti urlava che non ero suo figlio, vedevo il tuo sguardo quando mi chiamava e aspettava che sbagliassi un versetto della Bibbia per picchiarmi, quando mi obbligava a digiunare per avvicinarmi a Dio, quando mi guardava con disprezzo e temevo che avesse in mente qualcosa.

Vedevo il suo sguardo di disprezzo e guardavo il tuo, non sei tu la causa, non sentirti in colpa madre, lo so che mi hai amato.

Marvin Gay senior

Ho sbagliato padre, ho fatto tanti errori, continuamente ti ho cercato. Ti ho cercato anche quando fuggivo da te, quando l’unica possibilità  che avevo era cercare lontano dalla tua influenza una nuova strada da percorrere.

Ti ricordi le parole che mi hai detto quando eravamo insieme al The Midnight Special?
Io me le ricordo bene, ho pensato per un piccolo immenso istante che finalmente ero riuscito ad avere il tuo amore.

Forse ricordi meglio il Natale del 1983 quando ti ho regalato la mia calibro 38, forse ci avrai ripensato a quel giorno quando sorridente te l’ho data dicendoti che era per proteggerti.

Avevi già  da tempo detto a mia sorella Jeanne che lo avresti fatto se solo ti avessi messo le mani addosso, e io non ero più il bambino impaurito di un tempo, litigavamo spesso perchè non avevo più paura di te, ora era vivere che mi angosciava e io non avrei mai avuto il coraggio di usarla.

Marvin Gaye morì il primo aprile del 1984, il padre lo uccise dopo una lite sparandogli con la pistola che il figlio gli aveva regalato pochi mesi prima, il giorno prima del suo quarantacinquesimo compleanno .

Il primo colpo in pieno petto sarà  fatale, il secondo gli fu sparato alla spalla mentre si accasciava sul letto.