I Mothers erano iniziati come progetto solista di Kristine Leschper, ma si erano poi rapidamente trasformati in una band vera e propria con l’aggiunta di nuovi componenti, pubblicando in seguito un paio di dischi, “When You Walk A Long Distance You Are Tired” (2016) e “Render Another Ugly Method” (2018): ora la musicista di stanza a Philadelphia ha sentito il bisogno di ritornare da sola e lo ha fatto pubblicando, sempre per la Anti- Records, un album a suo nome.

Se con i Mothers la Leschper toccava principalmente territori indie-folk, ora la ragazza originaria di Athens, con questo suo primo lavoro da sola, senza rinnegare le influenze folk, prova a spaziare anche verso altri orizzonti, come scopriremo in questa ricca quarantina di minuti.

La opening-track “The Animation” è una buona prova di queste sue nuove strade: il brano, dai toni piuttosto cupi, si apre solo con chitarra e voce, prima che strumenti come flauto e mandolino si aggiungano al mix, creando splendide e leggere melodie dai toni barocchi.

In seguito rimaniamo piacevolmente sorpresi da “Picture Window”, dalla strumentazione ricca ““ synth, percussioni, archi, fiati ““ mentre i vocals della Leschper continuano ad aver un non so che di angelico.

In “Writhe And Wrestle” la musicista statunitense gioca con una ripetitiva linea di synth, mentre la sua voce, pur sempre gentile e soft, riesce a dare una sensazione imponente e ad aggiungere tocchi veramente celestiali.

In “Stairwell Song”, una canzone scritta nell’ormai lontano 2013, ma mai pubblicata fino a ora, i vocals delicati vocals di Kristine, invece, camminano gentili su una base costruita con un organo e una chitarra appena toccata.

Incredibilmente ricca anche “Ribbon” che sa unire con grazia elementi eleganti come gli archi ad altri più intensi e rumorosi come le percussioni e la batteria.

Alla fine non ci rimane che constatare il progresso della Leschper nella sua carriera artistica e musicale: mentre si è distanziata ““ almeno in buona parte ““ dai lavori del suo passato, è riuscita a creare un album coraggioso, pur non facile da digerire al primo ascolto, ma assolutamente di valore, pieno di spunti interessanti ed emotivamente forte.

Credit Foto: Tyler Borchardt