A tre anni di distanza dall’EP “La faccia degli dei” e a due dal singolo “Stella danzante”, torna ad affacciarsi sulle scene la band alt-indie bolognese MANICAs, diventati ormai un consolidato power trio.

“Lilium” è il singolo che anticipa il primo vero album dei MANICAs in uscita a metà  giugno per Semplicemente Dischi, dall’iconico titolo “Posh Punk”.
Il brano è un esplicito riferimento a una generazione di loser e all’antagonismo di bandiera che pervade la nostra epoca, e ci fa capire subito quanto i testi e le tematiche sociali siano importanti nell’economia di un progetto come i MANICAs.

Ci siamo interrogati sulla decadenza delle categorie umane rappresentative degli anni “’90, con la stagione di una militanza politica ormai passata che oggi appartiene alla memoria collettiva. Il punk è diventato molto posh, con il suo nichilismo di maniera, così anche Bologna – pur con i suoi anticorpi resistenti – non fa eccezione allo sgretolarsi di valori che sembravano inossidabili e che oggi sono lontani”. In “Lilium” Walter, il burbero proprietario del bar omonimo (che molti bolognesi conosceranno) diventa il perno su cui si muove questo mondo in cambiamento, un punto di incontro tra le generazioni. Non si tratta di una canzone senza speranza, anzi: alla fin fine ci si può sempre risvegliare intonando ubriachi il ritornello: “Walter sta aspettando / i soldi che non ho / devo comprare birra, sesso, droga e rock’n’roll“. “Perchè come scrive il filosofo bolognese Franco Berardi, il divertimento quando è collettivo è sempre sovversivo“, afferma la band, “e in questa epoca di restrizioni e paure, dove i luoghi d’ incontro vengono a mancare, il ruolo del bar resta fondamentale”. Quindi, citando il testo della canzone, “mentre gli altri partono e vanno in Cile o in Paraguay, noi rimaniamo fieramente qui a cantare insieme a chi ha molte meno possibilità  e certezze“.

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