Ho letto spesso, sia su Facebook che sui vari siti specializzati, la parola delusione, nel migliore dei casi associata all’aggettivo parziale, utilizzata per descrivere questo “The Northman”. Le delusioni ovviamente sono figlie non soltanto dell’opera, ma anche delle aspettative di chi ne fruisce.
E’ chiaro dunque che in molti si aspettassero da Eggers un altro film molto personale e intransigente come lo erano stati i suoi due precedenti, che ne avevano fatto una specie di idolo della critica hipster.

“The Northman” è invece un film molto lineare, se vogliamo addirittura didascalico. Il giovane regista del New Hampshire ha spogliato infatti la saga di Amleth di ogni profondità  letteraria o filosofica e l’ha affidata ai corpi dei suoi attori, intingendola invece nelle credenze barbare ed in una credibile brutalità .
Ne è venuto fuori un vengeance movie medievale visivamente stordente (okay con il cielo stellato svedese, ad esempio, si gioca facile) e per certi versi storicamente credibile.

Alcune sequenze, su tutte il duello finale tra i rivoli di magma del vulcano in eruzione, sono da antologia.
Tutti molto in parte gli attori principali, a partire da una subdolissima Nicole Kidman, un po’ sprecati invece ma comunque gustosi i cameo di lusso di Bjork e Wille Dafoe.