Gli Spacey Jane sono una band indie-rock australiana: formatosi nel 2016, il gruppo di Perth ha ottenuto ottimi riscontri con il suo brillante esordio “Sunlight”, uscito a giugno 2020. Poche settimane fa è arrivato anche il suo successore, decisamente fresco e gradevole, e per l’occasione noi di Indieforbunnies ne abbiamo approfittato per scambiare due chiacchiere via e-mail con il frontman e chitarrista Caleb Harper per farci raccontare qualche dettaglio in più sul loro sophomore. Ecco cosa ci ha detto:

Ciao ragazzi, come state? Il vostro nuovo disco uscirà  tra pochi giorni: siete entusiasti? Quali sono le vostre aspettative al riguardo?
Bene, grazie! Sì, siamo molto contenti, ma anche molto nervosi. Abbiamo riversato i nostri cuori in questo disco, quindi ovviamente vogliamo che la gente lo ami.

Prima di tutto, potete fare una piccola presentazione della vostra band per i nostri lettori?
Siamo quattro ottimi amici di Perth, Australia Occidentale, che fanno musica perchè amano condividerla con gli altri.

“Here Comes Everybody” è un titolo geniale: ho letto che ha a che fare con il leggendario album dei Wilco “Yankee Voxtrot”. Potete raccontarci la storia che c’è dietro e come siete entrati in contatto con Jeff Tweedy?
è vero! Mi è sempre piaciuta questa frase, che è cresciuta nell’album man mano che ci avvicinavamo a finirlo. Mi piace l’idea che ci si possa sentire allo stesso tempo forti e sopraffatti da questa frase. Ho avuto la fortuna di conoscere una persona che lavorava a stretto contatto con Jeff e che è stata felice di passargli una mia lettera. Lui ha risposto molto velocemente ed è stato più che felice che lo usassimo!

Il vostro album di debutto “Sunlight” ha ottenuto grandi riconoscimenti sia dalla stampa che dai fan: quanto ha cambiato la vostra vita di musicisti?
Ha significato tutto per noi. Abbiamo sognato di farlo per tanto tempo e ci sembra ancora un sogno lavorare a quello che amiamo come carriera, quindi siamo molto grati.

Avete scritto il vostro sophomore durante la pandemia: quanto ha influenzato il vostro songwriting?
Penso che, come molte persone, ho provato l’urgenza e l’ansia di essere produttivo e fruttuoso in un momento in cui era difficile esserlo. Le prime fasi di scrittura di questo disco sono nate da quel periodo e credo che mi abbiano permesso di riflettere su esperienze più ampie e universali.

Anche se “Here Comes Everybody” è stato scritto in tempi difficili, ha un’atmosfera solare, grandi melodie e vibrazioni positive: è stato fatto apposta?
è proprio il tipo di musica che amiamo fare, non è proprio un progetto, ma siamo contenti che venga fuori così!

Quali sono gli argomenti più importanti nei vostri testi? Quali sono state le vostre maggiori ispirazioni mentre li scrivevate?
Probabilmente la salute mentale. Credo che la più grande ispirazione sia vedere me stesso e le persone intorno a me superarla e diventare persone migliori e più forti.

Quali sono state le vostre maggiori influenze musicali per il nuovo album? Sento molta freschezza ed esuberanza dei primi Circa Waves nel vostro nuovo disco: sono stati un’influenza per voi?
è un ottimo riferimento! Ho ascoltato molto i Circa Waves qualche anno fa, ma non credo che siano stati un’influenza particolarmente importante per questo disco. Ho ascoltato molto Phoebe Bridgers e Mac Miller (tra tutti) mentre lavoravo a questo disco e abbiamo incanalato anche “Golden Hour” di Kacey Musgraves in studio.

Il vostro primo album “Sunlight” è uscito nel 2020: avete avuto la possibilità  di portarlo in tour almeno per un po’? Come vi sentite ora che i concerti sono finalmente ricominciati e potete finalmente entrare di nuovo in contatto con i vostri fan?
Abbiamo avuto la fortuna di portarlo in tour nel Regno Unito e in Australia ed è stato davvero speciale. Suonare è probabilmente il modo più organico per entrare in contatto con i fan e vedere come reagiscono alla musica, quindi non potremmo essere più felici di tornare in tour.

Ho letto che di recente siete stati nel Regno Unito: cosa mi dite di questa esperienza? Quali sono i vostri progetti per il futuro? Farete presto un tour in Europa?
Sì, l’abbiamo fatto ed è stato fantastico! è stato piuttosto faticoso, ma i fan e gli spettacoli sono stati fantastici, quindi non vediamo l’ora di tornare. Sì, stiamo lavorando ai progetti per l’Europa per il 2023 e non vediamo l’ora di andarci!

La scena musicale indie australiana è stata grandiosa negli ultimi anni: hai qualche nuova band o musicista interessante da suggerire ai nostri lettori?
The Moving Stills e Ghost Care sono entrambi gruppi fantastici e nostri amici.

Un’ultima domanda: potete scegliere una delle vostre canzoni, vecchia o nuova, da utilizzare come colonna sonora per questa intervista?
Direi “Yet”. Credo sia la nostra canzone preferita al momento. Grazie!