Dopo quasi tre anni di assenza i Dirty Fences sono finalmente ritornati in Italia per un breve tour di tre date (Bologna, Fosso Sejore (PU) e Bressanone): la formazione garage-rock di NYC deve ancora dare un seguito al suo terzo album, “Goodbye Love”, uscito a ottobre 2017, ma nel frattempo ha pubblicato una compilation, “Hand Pickled Melodies”, a settembre 2020 e in seguito una serie di singoli digitali, contenente ognuno due nuove canzoni.

Noi siamo proprio nella ridente cittadina in provincia di Bolzano, ultima loro tappa nel nostro paese: il loro concerto si tiene ai Giardini Pubblici Rapp proprio di fianco all’Isarco. Nonostante il caldo atipico di questa giornata in Alto Adige, proprio dal fiume proviene un po’ di aria fresca che rende un po’ migliore la serata dei presenti.

Poco prima delle dieci e un quarto il gruppo statunitense sale sul palco: ci pensa “Colleen” ad aprire la serata. Le energiche linee di basso e il potente drumming ci indirizzano verso binari garage-rock, mentre le due chitarre ai lati creano melodie favolose che si appiccinano nella mente letteralmente dopo un secondo. Impossibile resistere e rimanere fermi!

I quattro musicisti di NYC sono davvero inarrestabili e in appena una decina di minuti regalano al pubblico altoatesino ben quattro pezzi tra cui “All You Need Is A Number”, un altro pezzo dal coro estremamente catchy, che mostra come le loro influenze garage sappiano varare facilmente verso mondi più pop ed estremamente divertenti.

Subito dopo ecco la vecchissima “Heaven Is Tonight”, estratta dal loro esordio “Too High Too Kross” datato 2013: seppure dal ritmo ancor più veloce e dai toni più sporchi rispetto ai brani che lo hanno preceduto stasera, il pezzo segna un altro momento di pura esaltazione sia per la band statunitense che per i fan bolzanini.

I riff pesanti della recente “Pepper Anna”, uscita lo scorso anno, sfociano poi in cori assolutamente catchy, mentre la successiva “Judy (Don’t Go)” è un altro momento di pura energia pop, dove le sei corde sono protagoniste assolute e le sue melodie sono incredibilmente solari e divertenti.

Le grida e l’inarrestabile drumming di “Give Me A Kiss” scatena il pubblico di Bressanone e non mancano nemmeno le coppie che si baciano per la gioia del gruppo sul palco.

A richiesta del pubblico, i Dirty Fences tornano sul palco per un veloce encore che inizia con “Garbageman” per la totale esaltazione con riff potentissimi e veloci che arrivano dritti in faccia alla folla, causando puro delirio.

Alla fine sono passati appena quaranta minuti, ma i concerti della band garage-rock di NYC sono questi – ormai li conosciamo: ritmi folli, una canzone dietro l’altra, splendide melodie e tanto sudore. Non saranno degli innovatori, ma ogni volta sanno intrattenere e divertire i loro fan ed è questo che gli chiediamo. Long life to rock ‘n roll!