Dopo l’uscita di “Kill Uncle” (qui trovate la celebrazione) Morrissey si rese conto che forse qualcosa non aveva funzionato poi così bene.

L’album era debole e poteva anche determinare l’inizio di una fase capace di bruciare tutto il credito che si era costruito fino a quel momento, Morrissey si convinse che il suo terzo album doveva tornare ad essere un lavoro capace di avere una caratteristica di forza e precisione, più incisivo e diretto.

La prima cosa che fece fu quella di costruirsi intorno a sè una vera e propria stabile band, l’ingresso dei chitarristi Boz Boorer, con un passato rockabilly e Alain White si rivelò determinante e permise di mettere le basi per il suo prossimo album “Your Arsenal”.

La ciliegina sulla torta fu la notizia che l’album sarebbe stato prodotto da Mick Ronson, per me fu una notizia incredibile, lo ammiravo da sempre e il fatto che collaborasse con il caro Moz mi faceva presagire che avremmo avuto un album più rock e probabilmente un ottimo lavoro, viste la sua competenza e grande esperienza.

All’epoca ignoravo che in quel momento Ronson fosse gravemente malato e che ci avrebbe lasciato così prematuramente.

Forte di questo nuova band che lo aveva accompagnato anche in tour, Moz iniziò le registrazioni per la realizzazione dell’album nel quale potevano confluire le varie influenze di tutti gli attori protagonisti, dal glam rock, al rockabilly fino all’indie pop.

“Your Arsenal” avrà  successo sia di pubblico che di critica, sarà  una combinazione riuscita di musica e testi che porterà  di nuovo il buon Morrissey ad alti livelli.

Il primo singolo che fu scelto di far uscire fu “We Hate It When Our Friends Become Successful”, scelta a mio parere abbastanza strana, ma che certifica come l’attenzione e l’interesse di Morrissey si fossero spostati dall’autore Mark Nevine ad uno nuovo, Alain White, il testo fa riferimento alla scena musicale di Manchester e all’invidia tra colleghi.

Per il secondo singolo “You’re the One for Me, Fatty”   fu scelto ancora un brano scritto da Alan White, un pezzo che ha un sapore un po’ alla Smiths, il testo, per quanto sembra descrivere un amore verso una ragazza con qualche chilo in più, è in realtà  una dedica spiritosa al suo amico Cathal Smyth dei Madness, che aveva anche partecipato anche ai cori di “That’s Entertainment”, ottima cover che Morrissey fece del brano dei Jam.

Per il terzo singolo la scelta cadde su “Certain People I Know”, ancora su musica di Alan White, su una base rockabilly Moz vocalmente si muove benissimo e ci regala davvero un ottimo brano, la cosa singolare da ricordare è che il singolo uscì con un lato B particolarmente riuscito, “Jack the Ripper”, una delle più belle canzoni scritte dall’accoppiata Morrissey-Boorer.

L’album contiene anche “The National Front Disco”, che ancora oggi viene menzionata ogni volta che si vuole accusare il buon caro Moz di avere inclinazioni di destra o addirittura essere razzista, spesso viene scelta in coppia con “Asian Rut” e magari si aggiunge anche “Bengali in Platform”, condita con qualche sua dichiarazione sopra le righe per avvalorare questa tesi, io ritengo che spesso siano frutto solo di analisi superficiali, sarebbe il caso di approfondire ma ce ne sarà  occasione.

Resta il fatto che “The National Front Disco” è un gran pezzo e anche il testo se letto con cognizione assume un significato assolutamente diverso, non c’è nessuna esaltazione dei movimenti di destra ma anzi è assolutamente l’opposto.
Mi limito a segnalare un altro brano questa volta opera di Mark Nevine, il suo miglior brano scritto per Morrissey, e pezzo amato anche da David Bowie che lo ha coverizzato, un brano in cui si sente forte la mano di Mike Ronson.

“Your Arsenal” resta uno dei migliori momenti di Morrissey al quale farà  seguito due anni dopo “Vauxhall and I”, altro ottimo album, ma questa è un’altra storia.

Pubblicazione: 27 luglio 1992
Durata: 39:29
Dischi:  1
Tracce: 10
Genere: Rock alternativo
Etichetta:HMV, EMI
Produttore:Mick Ronson

 

Tracklist:

1. You’re Gonna Need Someone on Your Side
2. Glamorous Glue
3. We’ll Let You Know
4. The National Front Disco
5. Certain People I Know
6. We Hate It When Our Friends Become Successful
7. You’re the One for Me, Fatty
8. Seasick, Yet Still Docked
9. I Know It’s Gonna Happen Someday
10. Tomorrow