Bello il nuovo disco di Bert, che dopo aver pubblicato negli scorsi mesi “Sembri Magica” e “Scusami” torna a far sentire la sua voce (e il suo bel timbro da vero songwriter) tra le trame riuscite dei cinque brani che popolano “Oltre“, il suo nuovo EP per Revubs Dischi: cinque brani che hanno il sapore del ricordo, della rinascita e della voglia di amare e amarsi.

Sì, perchè nell’ultimo lavoro di Bert si nascondo i principi basilari di ogni canzone d’autore che si rispetti: e così, per quanto il punto di partenza della narrazione sia lo sguardo un po’ solipsistico e autoreferenziale che il cantautore proietta sempre su sè stesso e sulla propria interiorità , lo slancio del cantato e della poesia finiscono con il rivolgersi ad una comunità  di ascoltatori che attorno a queste canzoni cementificano il proprio senso di appartenenza ad un modo diverso di vivere le cose, i sentimenti, la vita.

E’ così per gli ascoltatori dei grandi punti di riferimento del genere, e credo possa essere così anche per Bert, che nei cinque brani di “Oltre” sembra voler nascondere in piena luce il suo viatico per, appunto, un “oltre” che possa portarlo lontano dall’immanenza del dolore e della sofferenza di un amore (per la donna amata, per la vita, per il futuro) che oggi lo logora: e così, dopo aver già  raccontato sulle nostre pagine i due singoli “Sembri magica” e “Scusami”, oggi il progetto di Bert si completa con altri tre brani che raccontano un’intimità  collettiva, potente e catartica; “Inadatto”, forse, è il brano che più mi ha colpito nella rosa di brani di Bert, proprio in virtù della profondità  quasi “esistenziale” delle sue riflessioni.

In definitiva, un buon disco da ascoltare e da riascoltare, per cogliere l’insieme di sfumature che possono sfuggire dopo un primo play e che certamente non si esauriscono, nella loro comprensione, al primo ascolto.

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