Dopo cinque anni dall’uscita del loro terzo LP, “Love What Survives“, i Mount Kimbie annunciano i dettagli di un nuovo doppio album, “M.K. 3.5: Die Cuts | City Planning” (pre-order), in uscita il prossimo 4 novembre via Warp Records.

Il loro nuovo full-lenght mostra come Dom Maker e Kai Campos siano cresciuti nell’ultimo decennio e dimostra le due facce della medaglia estetica dei Mount Kimbie, ognuna delle quali prodotta interamente da uno dei due membri. Il lato di Dom, “Die Cuts”, è colorato e guidato dalla melodia, prosperando sulla scintilla della collaborazione; quello di Kai, “City Planning”, è tattile e imprevedibile, il prodotto di un viaggio estetico profondamente personale. Le due parti si completano a vicenda grazie ai loro contrasti. Ma per altri versi non sono così diverse. Entrambi gli artisti presentano una visione unica che si distingue dai loro colleghi; nessuno dei due lati potrebbe essere stato realizzato da altri se non dai Mount Kimbie.

“Die Cuts”, prodotto da Dom, è stato ispirato dal suo trasferimento a Los Angeles mezzo decennio fa, più o meno nello stesso periodo del vecchio amico e collaboratore della band James Blake. I due hanno iniziato a fare sessioni di produzione con una serie di nomi sempre più importanti del mondo del rap e dell’hip-hop, tra cui Jay-Z, Travis Scott, ASAP Rocky, SZA e Rosalia, oltre a molti altri. Il lavoro di collaborazione di Dom sta andando di bene in meglio, e ha raggiunto il suo apice di recente con il lavoro di James su “Feel Away” di Slowthai.

“Die Cuts” è un riflesso di questa comunità  nascente e della visione produttiva di Dom. Saltando tra hip-hop, RnB e pop elettronico, l’album combina una composizione di alta classe con un delicato tocco di sinistra, e mette in mostra un cast di vocalist che include gli amici di lunga data James Blake e Slowthai, oltre ai nuovi collaboratori Danny Brown, Reggie, Nomi, Keiyaa, Wiki, Liv.e, Kucka e Choker.

Il percorso di Kai è iniziato dopo che il miglior disco del duo, “Love What Survives” del 2017, ha portato a un periodo di tournèe estensiva. Tornato a casa, aveva voglia di cambiare ritmo. L’ha trovato nel fare il DJ, che gli ha offerto un nuovo tipo di performance – non programmabile, imprevedibile ed emozionante. Da allora è diventato un DJ esperto, che ha suonato nei migliori festival (Field Day, Dekmantel, Melt) e club (Printworks, Fabric, Sub Club, Concrete) e ha registrato numerosi mix, tra cui un mix DJ-Kicks nel 2018. In seguito, ha intrapreso un progetto di “ascolto intenso e riflessione sull’ascolto”, immergendosi in nuovi suoni e approcci al fare musica.

Il risultato di questo viaggio creativo è “City Planning”. Selvaggio, deformato e loopato, l’album trasforma i significati avanguardistici di cui è portatore, dentro e fuori dal dancefloor, in una dichiarazione abile e raffinata. I suoi ritmi eleganti e i suoi arpeggi balbuzienti sono impregnati di ruvidità  e personalità , per un album che è caldo e invitante anche nei momenti di maggiore scontro.

Il duo elettronico londinese ha condiviso due nuovi singoli, “f1 racer (feat. Kučka)”, prodotto da Dom Maker, e “Zone 1 (24 Hours),” prodotto da Kai Campos: qui sotto potete ascoltare entrambi i brani insieme a “locked in (feat. Maxo Kream & Pa Salieu)”, prodotto sempre da Dom e rilasciato solo qualche giorno fa.

“Die Cuts”
1. dvd (feat. choker)
2. in your eyes (feat. slowthai & danny brown)
3. f1 racer (feat. kučka)
4. heat on, lips on
5. end of the road (feat. reggie)
6. somehow she’s still here (feat. james blake)
7. kissing (feat. slowthai)
8. say that (feat. nomi)
9. need u tonight
10. if and when (feat. wiki)
11. tender hearts meet the sky (feat. keiyaa)
12. a deities encore (feat. liv.e)

“City Planning”
1. Q
2. Quartz
3. Transit Map (Flattened)
4. Satellite 7
5. Satellite 9
6. Satellite 6 (Corrupted)
7. Zone 3 (City Limits)
8. Zone 2 (Last Connection)
9. Zone 1 (24 Hours)
10. Industry
11. Human Voices

Photo Credit: Bolade Banjo