I Pixies sono una band facile da amare, di quelle che quando proprio non sai cosa ascoltare metti su qualche loro pezzo immortale e stai apposto.

E cosa ti aspetti da una band che ha avuto il suo periodo d’oro ormai parecchi anni fa e oggi continua grazie a una nutrita schiera di fan che non si perderebbero mai il piacere di un loro nuovo live?

Ti aspetti che quando decidono di pubblicare un nuovo album questo sia almeno dignitoso, che riesca ad aggiungere almeno qualche brano che ascolterai con piacere al live dove prima o poi speri di andare.

La cosa non era decisamente riuscita nei loro precedenti lavori pubblicati dopo la reunion, ma questa volta dobbiamo riconoscere che i Pixies riescono a fare centro, i brani funzionano e ci sono sono diversi momenti che potranno tranquillamente riproporre durante il loro tour.

I Pixies pubblicano un album divertente che vale la pena di essere ascoltato, nato dalla selezione di molti brani composti in diverso tempo riesce ad offrire una serie di pezzi che non sfigurano nella brillante carriera del gruppo.

L’obiettivo di creare un lavoro che sia intrigante almeno per chi li conosce da tempo e che vale la pena di essere ascoltato è un risultato di per se notevole per una band che, al netto del peso che ha avuto in passato, oggi potrebbe vivere e suonare semplicemente riproponendo i suoi vecchi successi o album, “Doggerel” ha brani interessanti che giustificano pienamente la necessità  di pubblicare un nuovo album.

L’inizio è ottimo, “Nomatterday” è entusiasmante neanche fossero usciti freschi freschi dal nuovo panorama post punk e facessero a gara con gli Idles, per poi virare di rotta dopo due minuti, gran pezzo che invita decisamente all’ascolto.

Il successivo “Vault of Heaven” ci porta in un atmosfera western e funziona davvero bene, beccano la melodia giusta, la chitarra e i cori si combinano per creare un ascolto piacevole, e finisce con il dare all’ascoltatore la voglia di andare avanti, alimentandone la curiosità .

Una curiosità  ben ripagata perchè di momenti interessanti ce ne sono diversi, “Haunted House” è deliziosa,   “Get Simulated” e soprattutto “The Lord Has Come Back Today” se da un lato dimostrano tanto mestiere dall’altro riescono a restituire il piacere di ascoltare nuove cose dai Pixies.

Se magari il rock an roll di “There’s A Moon On” mi lascia un po’ indifferente ci pensa poi “Pagan Man” a ridare il brivido, gran bel pezzo che ha il merito di nascere già  come fosse un mezzo classico, la chiusura spetta alla title track “Doggerel” uno spoken ben fatto con una sezione ritmica divertente che ci accompagnata all’uscita di un album finalmente ben fatto.

I Pixies sono tornati a fare i Pixies e noi non possiamo che esserne molto felici.

Credit Foto: Travis Shinn