Segnaliamo l’uscita di “Tied/Arch”, doppio singolo degli statunitensi Topographies. Il trio, nato nel non troppo lontano 2018, torna sulle scene a due anni di distanza dall’album di debutto “Ideal Form”, un lavoro pesantemente influenzato da giganti antichi e moderni delle scene post-punk e shoegaze. Tra i punti di riferimento indicati dagli stessi Topographies vi sono The Chameleons, Slowdive, Chapterhouse, Soft Kill, Nothing e DIIV.

Nelle due tracce che compongono questa specie di mini EP ““ potrebbe trattarsi di un antipastino del prossimo full-length, ma non ho trovato informazioni al riguardo ““ i Topographies in realtà  non sembrano particolarmente interessati a starsene con gli occhi fissi sulle loro scarpe. I loro sguardi sono puntati verso una coldwave molto melodica e sognante con fortissime influenze dream pop, un utilizzo significativo di strumentazione elettronica (drum machine e tappeti di synth) e un’esplosione di effetti come chorus, riverbero, distorsione e flanger.

Un ascolto molto piacevole (soprattutto per quanto riguarda la dolcissima “Arch”) consigliato agli amanti del post-punk più glaciale, etereo e sintetico. Senza dimenticarsi dei fan dei Cure della prima ora, di cui i Topographies sono parenti strettissimi: il cantante e chitarrista Gray Tolhurst è infatti il figlio di Lol Tolhurst, il primo batterista della band di Robert Smith presente più o meno su tutti i classici degli anni ’80.

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Topographies: Bandcamp