Cito quasi testualmente da wikipedia: “L’arte … porta a forme creative di espressione estetica“. Ma cosa accade all’arte quando diventa maniera standardizzata o peggio ancora prevedibile? (E con questa mia retorica non intendo certo dire che in arte non esistano i canoni).

Ma prima di rispondere, ricapitoliamo da principio. I Television Personalities sono un gruppo storico del periodo post-punk (’78-’84). Il gruppo oggi ha all’attivo oltre 15 album ufficiali, fin dagli esordi fece dell’ingenuità  un feticcio, e fu capostipite, insieme agli Swell Maps, della logica pop “chiunque può farlo”, ereditata dall’ appena conclusosi punk.

“Are We Nearly There Yet?”, pubblicato solo ora dalla Overground Records, raccoglie 14 tracce antecedenti di un anno il capolavoro “My Dark Places” (Domino 2006). Dan Treacy ha deciso di dedicare il disco ai Baskervilles, il gruppo di New York che ha organizzato un concerto benefico, le cui 1000 £ di incasso sono servite per scarcerare Dan (autodichiaratosi ovviamente “innocente”).

In “Are We Nearly There Yet?”, pur rimanendo intatto in quanto a sagacia ed acutezza satirica, Treacy pare difettare di creatività  appunto (e qui torniamo all’assunto iniziale). Soprattutto dal punto di vista musicale Are We Nearly There Yet? ha più di un punto debole. Svolgimenti banali, elettroniche involute, voglia di stupire a tutti i costi che porta, nei momenti peggiori, all’insofferenza e al tedio dell’ascoltatore. La quasi completa assenza di quell’ innocenza genialoide e primordiale che in altri episodi era pura istintivà , sarà  il peccato originale per quei fans che ancora inneggiano: “Avrebbero potuto essere meglio dei Beatles“.

Ancora una volta le liriche sono pungenti ed esilaranti. “Are We Nearly There Yet?” conta su 14 tracce in grado di ridicolizzare in modo satirico (l’arte verbale dei grandi): Eminem, Peter Gabriel e altri luoghi comuni musicali. Rimangono intatti il suo nonsense e la sua sottile comicità  inglese. Mentre è perlomeno curiosa la scelta di coverizzare “If I Should Fall Behind” di Bruce Springsteen e “Mr Brightside” dei Killers.

Dispiace, infine, che sia passato prematuramente a miglior vita lo scorso Luglio … pardon il mio refuso freudiano, quello era Syd Barrett! Come dite? Sono sempre i migliori che se ne vanno prima?!? Questo lo avete detto voi! Io dico solo che con 10 anni di gap, Treacy è, a prescindere da cali fisiologici, l’alter ego vintage e politically scorrect del “diamante impazzito”.
Sono così orgoglioso e deluso da questo cd come niente di ciò che ho fatto prima.” (Dan Treacy)