Eccoci arrivati alla seconda puntata della serie Broken Social Scene Presents, e dopo l’ottimo “Spirit If”…” di Kevin Drew è il turno di Brendan Canning, altro membro fondatore del collettivo musicale canadese. Pubblicato prima in digital download (a causa di una “‘fuga’ prima del dovuto su Internet di una versione non mixata perfettamente del disco) e poi su Arts & Crafts, “Something For All Of Us” tiene alta la bandiera dell’indie-rock: nel 2008 è ancora possibile fare un disco basato principalmente sulle sonorità  tipiche dei Broken Social Scene senza risultare scontato o banale.

Cos’è che colpisce? Prima di tutto le composizioni in se. La quasi totalità  dei pezzi è strutturata in modo quasi perfetto e i suoni scelti non sembrano mai lasciati al caso. Si parte con un feedback che introduce la title track, guidata da un sound di chitarra che ha fatto la fortuna di certo indie rock anni ’90 e una sezione ritmica molto reminiscente dei vecchi lavori dei canadesi. Quando “Something For All Of Us” va spegnendosi, suoni soffusi di contorno ci accompagnano nella seguente “Chameleon”: lo scenario è differente, si fa spazio la strumentazione acustica, atmosfera soffusa con fiati di sottofondo suggestivi ed ammalianti. Una piccola gemma che ci trasporta al primo singolo “Hit The Wall”, degno erede di una “Stars And Sons” (da “You Forgot It In People”). Una delle doti del disco è questo passare da atmosfere in loro apparentemente discordi, senza far sentire troppo il cambiamento da una canzone all’altra. Infatti ecco che segue “Snowballs and Icicles”, arpeggio di chitarra folkeggiante, voce e tastiere leggere in sottofondo (alla “Julia” dei Beatles per intenderci). Ma c’è spazio anche per il simil funky spiazzante di “Love Is New”, seguito dalla splendida “Antique Bull”: la bellissima voce di Lisa Lobsinger si amalgama perfettamente con la chitarra acustica, la batteria e il piano, andando così a creare quello che è il miglior pezzo del lotto. Verso la fine l’atmosfera si fa sempre più rarefatta: “Been At It So Long” e “Take Care, Look Up” sono due ballate, la seconda retta solamente dalle voci di Brendan e Lisa e da una soffice chitarra elettrica arpeggiata, degno finale di un disco che alla fine della giornata lascia col sorriso chi ama i Broken Social Scene e tutto ciò che gli gira intorno.

Si potrebbe dire che la formula sia sempre la stessa (anche se il lavoro di Kevin Drew era ancora più fedele alle soluzioni usuali dei BSS, per quanto variegate da pezzo a pezzo esse possano essere), ma quando su 11 canzoni non c’è una traccia deludente o sotto la media (anzi, al contrario), tutto il resto è filosofia. E nei vostri giradischi, mp3, stereo ecc. ecc. quel che conta è la musica, non i giri di parole intorno ad essa. E dal mio piccolo, vi dico sinceramente che in “Something For All Of Us” di grande musica ce ne è, eccome.

Something For All Of Us [ Arts & Crafts – 2008 ]
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Similar Artist: Guided by Voices, Stars, The Most Serene Republic
Rating:
1. Something For All Of Us
2. Chameleon
3. Hit The Wall
4. Snowballs And Icicles
5. Churches Under The Stairs
6. Love Is New
7. Antique Bull
8. All The Best Wooden
Toys Come From Germany
9. Possible Grenade
10. Been At It So Long
11. Take Care, Look Up