Dan Auerbach, i Black Keys. Dan, un etto di barba che sputa passione da dietro il microfono. Blues grezzo, rock’n’roll tirato, sudore nero, elettricità  consapevole, Delta prosciugato in una notte, sorrisi garantiti al prossimo bourbon.

Rullo di tamburi: Dan a questo giro va da solo. Troppo tempo fermo e rischi di lasciar raffreddare la tua chitarra. Patrick Carney capirà  ed in fondo non potrà  che approvare. La formula vincente non si cambia e così tiriamo un gran sospiro di sollievo ascoltando questo esordio. Si abbassano un po’ i volumi, ma c’era da aspettarselo. Musica che sgorga spontanea, naturale, lucida sassi e rocce rigorosamente in analogico, alla vecchia maniera, quando guardavi gli strumenti negli occhi per convincerli a girare nel modo giusto.

Per il resto “Keep It Hid” scorre che è una bellezza, una rossa doppio malto spillata per un povero assetato. Poi c’è quella voce vecchia, grinzosa, come tirata fuori da una stalla dell’Ohio. Pastosità , cantautorato vagamente psichedelico, ballate drogate, pezzi tirati, mandrie al pascolo sotto il cielo stellato di una campagna infinita, molto sangue che ribolle in fondo allo stereo. E siccome le cose migliori si fanno in famiglia, ad accompagnare Auerbach arriva lo zio, James Quine, seconda chitarra molto bluesy, specie quando cesella “Whispered Words”, canzone originariamente scritta dal papà  di Dan.

La classe c’è e si sente. Un giro tra queste melodie affumicate farà  solo del bene a chi cerca genuinità  in un musicista.

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Keep It Hid [ Nonesuch – 2009 ]
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Similar Artist: The Black Keys, B.B.King, Junior Kimbrough, Cream
Rating:
1. Trouble Weighs A Ton Want Some More
3. Heartbroken, In Disrepair
4. Because I Should
5. Whispered Words
6. Real Desire
7. When the Night Comes
8. Mean Monsoon
9. The Prowl
10. Keep It Hid
11. My Last Mistake
12. When I Left the Room
13. Street Walkin’
14. Goin’ Home