Dopo il rock evidentemente c’è la malinconia, il lento fluttuare di onde soniche maestose che si infrangono con irreale lentezza su lidi deserti, in cui il mare esiste solamente nei mesi più freddi. Per gli svedesi Jeniferever non c’è nessuna primavera twee-pop da festeggiare con fiori colorati e palloncini ad elio, non ci sono sogni a colori pastello, ma solamente brumose tonalità  di grigio e sconfinati cieli piangenti. “Spring Tides” in tutta la sua durata, che supera di poco i sessanta minuti, viene fuori come unica entità  fluttuante, dove le chitarre indicano la via mentre distorsioni shoegaze ed archi eleganti seguono a ruota appoggiati dalle percussioni e spesso da una voce dimessa.

Un gran disco che richiama i Cure di “Bloodflowers”, ma rappresenta più di ogni altra cosa l’incrocio perfetto tra l’indierock degli American Football e il movimento post rock. E’ un album che va ascoltato abbandonandosi alle lunghe cavalvate elettriche e notturne che partono languide e indolenti per poi esplodere, più che col rumore, con le emozioni. E’ il cuore che si riempie di mille piccole bolle intrise di malinconia, che si prendono il loro tempo e vengono fuori tutte in una volta, come grido liberatorio di un’anima fino a pochi istanti prima molto in pena.

Dopo il rock c’è un pianto che non trova ma il tempo di manifestarsi, le cui lacrime divengono appuntiti cristalli di ghiaccio regalati ad un paesaggio algido, che si perde nella notte sconfinata del grande nord, dove anche d’estate sono brividi di freddo sotto un tappeto di stelle che non ricordavi così numerose. E’ la vita lontano dalle grandi città , lontano dall’oppressione di ciò che ci tedia, è la vita nel punto e nel momento esatto in cui sprigionare quell’urlo liberatorio, anche se espresso semplicemente sotto forma canzone. Dopo il rock c’è pur sempre qualcosa e talvolta ha un aspetto magnifico.

Cover Album

Spring Tides
[ Monotreme – 2009 ]
Similar Artist: The Cure, Explosion In The Sky, American Football
Rating:
1. Green Meadow Island
2. Concrete And Glass
3. Ox-Eye
4. St. Gallen
5. Nangijala
6. Sparrow Hills
7. Lives Apart
8. The Hourglass
9. Ring Out The Grief
10. Spring Tides

JENIFEREVER su IndieForBunnies
Recensione “CHOOSE A BRIGHT MORNING”