L’Ep di esordio dei Capital da Eastbourne, Uk, potrebbe soddisfare, ad esempio, chi ha ritenuto troppo troppo ‘finto’ l’album “To Lose My Life” dei tanto vituperati (da certa critica) White Lies. Le sei canzoni che compongono questo “Days And Nights Of Love And War” parlano dunque la lingua della wave più romantica ed epica, però, è bene sottolinearlo, senza ricorrere alla copiatura calligrafica degli stili di certi ormai leggendari numi tutelari ottantiani ma offrendo qualcosa di fresco e mai noioso. La musica dei Capital è sì enfatica, sì drammatica, ma mai troppo cupa e d’altra parte però mai troppo leggera. Interessanti in particolare le parti di tastiera, che creano calde atmosfere dall’alto impatto emotivo, e l’atipica (per il genere) voce del cantante Nick Webb che invece di essere profonda e severa, appare assai fragile, anzi a volte quasi fanciullesca, senza però risultare mai stucchevole.

“Ruin” è la traccia più tesa di tutte, grazie a un bel groove massiccio e penetrante e alle tragicamente magniloquenti trame tastieristiche. Insomma si tratta della wave “eroica” più classica. “Broken Glass” vira verso toni decisamente più morbidi (eppure il passaggio tra i due pezzi appare naturalissimo), e ancora di più nella sua seconda parte dove gli inglesi si trasformano in una aggraziata band di elettropop leggiadro.

“Earphones” e “Hey There” sono anch’esse canzoni tremanti e delicate in cui forse i Capital non mostrano il meglio di quello che sarebbero in grado di fare, mentre il discorso cambia radicalmente con “Public Square” e la conclusiva “Easier To Leave”, poderose ed enfatiche (giusto il ritornello della seconda è un po’ fiacco).

Rimaniamo in trepidante attesa del loro primo long playing per poter capire veramente chi sono i Capital e dove vogliono andare.

Cover Album
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Days And Nights Of Love And War (EP) [ Fierce Panda – 2009 ]
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Similar Artist: The Sound, U2, Echo & The Bunnymen
Rating:
1. Ruin
2. Broken Glass
3. Earphones
4. Hey there
5. Public Square
6. Easier To Leave