“Back To Light”, il nuovo lavoro a nome Bomb The Bass, non è una sorpresa grande come il precedente “Future Chaos”: sono passati soltanto due anni tra i dischi, mentre l’altra volta il silenzio era durato molto più. Ritroviamo Tim Simenon esattamente dove lo avevamo lasciato: il calderone di ritmi e suoni elettronici degli anni novanta è sparito del tutto, per lasciare spazio a geometrie sempre più austere e sintetiche. Anzi è proprio nei pezzi che sembrano propaggini dell’album datato 2008 che troviamo l’artista inglese più ispirato: quando il piede si abbassa sull’acceleratore e ci si sposta verso il dancefloor (complice la produzione del brasiliano Gui Boratto) non tutto è altrettanto azzeccato.

La partenza, complice anche la presenza al microfono di quel Paul Conboy che faceva la sua bella figura in “Future Chaos”, promette il meglio: “Boy Girl” suona come gli Swayzak, mischiando cassa dritta e sentori wave; mentre “X Rays Eyes” (alla voce Kelly Polar) srotola eterea malinconia su un tappeto di levigata idm. Il singolo “The Infinites” è puro spettacolo di geometrie techno, cori ultraterreni e un Paul Conboy che sembra Thom Yorke affogato nella mescalina.
Richard Davis canta romantico in “Price On Your Head”, a metà  strada tra i Faithless più solenni e il glitch post duemila.

E fin qui tutto ok, molto ok: peccato che a seguire inizino le cadute di stile. Conboy ritorna in “Blindspot” e “Burn Less Brighter”, ma entrambe suonano come pallide, pesanti e prevedibili copie dei pezzi precedenti. “Start” vorrebbe essere irresistibile e suadente, ma è solo stanca e monotona.
La qualità  torna padrona in “Up The Mountain”, immaginifica ipotesi di electro-pop cupo e fantascientifico (con l’ottima Sarah O’Shura dei The Battle Of Land And Sea”). Peccato invece per la chiusura affidata a “Milakia”, strumentale che riprende gli anni ottanta meno fantasiosi, nonostante il featuring di uno, Martin Gore, che all’epoca non era affatto privo di fantasia.
“Future Chaos” ci aveva convinto maggiormente, ma con Bomb The Bass non si rimane mai completamente delusi: “Back To Light” spesso scade, ma nelle tracce migliori ci ricorda che Tim Simenon ha classe ed esperienza da vendere.

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Back To Light
[ K7 – 2010 ]
Similar Artist: Swayzak, Faithless, Depeche Mode, Thom Yorke, Derrick May
Rating:
1. Boy Girl
2. X Ray Eyes
3. The Infinites
4. Price On Your Head
5. Blindspot
6. Start
7. Burn Less Brighter
8. Happy To Be Cold
9. Up The Mountain
10. Milakia

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