Aufgang
S/T

La commistione tra musica classica ed elettronica è una chimera che in tanti hanno cercato e pochi hanno raggiunto: negli ultimi anni il pianista italo-lussemburghese Francesco Tristano ha dimostrato di essere uno dei più fervidi e instancabili fautori di questo incrocio, collaborando live con Carl Craig e lasciando che i suoi pezzi venissero remixati da artisti elettronici d’indubbia qualità  (il primo a venire in mente è il tedesco Apparat, che nella raccolta “Things To Be Frickled” ha inserito un’ottima versione di “Sting Of Life”).

Il trio Aufgang nasce cinque anni fa con un’esibizione al Sonar di Barcellona, ma soltanto ora Tristano, il pianista libanese Remi Khanlifè e il batterista Aymerich Westrich arrivano all’esordio: sessanta minuti in cui danno bella mostra dei propri talenti, ma non sempre riescono a farli convivere pienamente. Ne è dimostrazione la lunghissima “Channel 8” che, dopo la traccia iniziale (riuscitissimo mix di crescendo techno e virtuosismi barocchi), non si capisce proprio dove voglia andare a parare prima degli ultimi tre minuti, nei quali comunque non stupisce.
E la sensazione di un risultato altalenante per questa prima prova continua per tutto il disco: si ha l’impressione di una jam molto divertente in “Barock”, ma ci si annoia in “Sonar” e nel suo sbrodolante tentativo di ricreare la stessa atmosfera.

“Prèlude Du Passè” tratteggia gli stessi panorami di Craig Armstrong, tra delicatezza, minimalismo e ritocchi dub; “Good Generation” non si capisce cos’abbia da spartire con tutto il resto, ma il suo gusto balearico convince e strappa pure un gran sorriso.
Si continua così, esagerando in barocchismi e dimostrando di aver imparato proprio bene dai set in collaborazione col già  citato Carl Craig: l’ascolto è consigliato e qualche traccia farebbe la sua porca figura anche sul dancefloor, ma non è affatto da strapparsi le vesti.

Sarebbe stato bello poter dire che la somma delle parti è ben maggiore delle stesse, ma l’impressione è che qui non si vada oltre l’esposizione delle proprie capacità .