Un disco che non sembra neanche un disco italiano per produzione, atmosfera ed ambizioni. Musica da esportazione che nasce in Italia e conquista il mondo nonostante l’Italia non ne abbia ancora capito bene l’importanza. L’importanza di saper far valere la propria superiorità  sulla concorrenza mantenendo però i piedi ben saldi per terra, in attesa di sferrare il prossimo colpo che si annuncia già  come quello del KO definitivo. L’importanza di avere un sacco di amici, un sacco di estimatori ma soprattutto un sacco di gusto musicale, gusto musicale da utilizzare al momento opportuno.

I Crookers non hanno bisogno di maschere, non hanno bisogno di parrucche e nemmeno di pose metal o altri ridicoli artifici di sorta, ma hanno dato alle stampe questo “Tons Of Friends” ed hanno fatto centro, imprimendo il loro nome in cima alla lista dei potenziali dischi dell’anno di questo strano e difficile 2010. In soldoni: “Tons Of Friends” è il loro primo vero e proprio album nel senso classico del termine, è il primo lavoro fatto di brani inediti pensati, scritti e prodotti dai due (che per la cronaca si chiamano Phra e Boot) e per raggiungere l’obiettivo si serve della collaborazione di amici illustri accumulati in anni e anni di remix, tour, dj set, party esclusivi et altre situazioni danzanti (per la cronaca: gli amici illustri più illustri si chiamano Kelis, Mixhell a.k.a. Igor Cavalera, Dargen D’Amico, Fabri Fibra, Samuel Romano, Roisin Murphy, Tim Burgess, Will I Am, The Very Best, Kid Cudi. – Quale altro disco italiano può annoverare un parco ospiti del genere? L’ultimo di Baglioni? Forse sì, ma gli ospiti di Q.P.G.A. sono tutti italiani e soprattutto tranne poche eccezioni sono personaggi che non appena oltrepassano la frontiera sono dei perfetti signor nessuno. E poi Claudio Botox Baglioni è musicalmente finito da parecchi anni, almeno da quando ha querelato Anonimo Italiano perchè lo imitava. Non c’entra nulla, ma era bello dirlo).

Essenzialmente è un disco di pop da ballare ma non becero e contiene cose come la daftpunkissima “We Love Animals”, la potenziale megahit estiva “Festa Festa” (con Dargen D’Amico e Fabri Fibra semplicemente stellari), la scintillante “Birthday Bash”, una straordinaria versione acappella di “Day ‘n’ Nite” e soprattutto quello che forse è il vero capolavoro dell’album, ovvero “Royal T”: una cosuccia ai limiti del dubstep che pare la versione riveduta e corretta quindici anni dopo di “Don’t Stop Movin'” dei Livin’ Joy (o forse addirittura la campiona, e se così fosse sarebbe un gesto ancor più apprezzabile).

In definitiva, a “Tons of Friends” non manca nulla. è un disco perfetto, è un ideale bignami electro, è l’ideale per aprire, far proseguire e chiudere una festa senza deludere nessuno dei presenti. Se i Crookers continueranno su questa strada potrebbero anche diventare delle popstars, ma di quelle del tipo tipo ragazzine urlanti ad attenderli fuori dall’albergo / ospitate nei programmi tv del sabato sera / collaborazioni con Lady Gaga. Il futuro è loro e, se queste sono le premesse, il futuro non potrà  che essere molto luminoso.

Tons Of Friends
[ Pias – 2010 ]
Similar Artist: Daft Punk, Basement Jaxx, Timbaland, Major Lazer
Rating:
1. We Love Animals (feat. Soulwax & Mixhell)
2. No Security (feat. Kelis)
3. Natural Born Hustler (feat. Pitbull)
4. Lets Get Beezy (feat. Will I Am)
5. Park The Truck (feat. Spank Rock)
6. Hold Up Your Hand (feat. Roisin Murphy)
7. Cooler Couleur (feat. Yelle)
8. Birthday Bash (feat. The Very Best, Marina & Dargen D’amico)
9. Put Your Hands On Me (feat. Kardinal Offishall & Carla-Marie)
10. Royal T (feat. Roisin Murphy)
11. Remedy (feat. Miike Snow)
12. Arena (feat. Poirier & Face-T)
13. Tee-Pee Theme (feat. Drop The Lime)
14. Transilvania (feat. Steed Lord)
15. Have Mercy (feat. Carrie)
16. Jump UP (feat. Major Lazer, Leftside & Supahype)
17. Lone White Wolf (feat. Tim Burgess)
18. Day N Nite Accapella Version (feat. Kid Cudi)
19. Embrace The Martian (feat. Kid Cudi)
20. Festa Festa (feat. Fabri Fibra & Dargen D’amico)
21. Luce (feat. Samuel)