“Big Echo” ha girato diverse volte nel mio lettore per riuscire a darmi un’idea precisa del suo valore. Eppure la musica dei The Morning Benders è immediata, piacevole sin dal primo ascolto. Tante volte sono le sfumature a fare la differenza, soprattutto quando l’approccio è multidirezionale e le idee sono mutevoli. Il quartetto di Berkley non difetta in quanto a buone intuizioni e familiarità  con le belle melodie, ma al contempo la loro musica non è di facilissima classificazione all’interno del panorama pop.

L’apertura del disco”Excuses”, farebbe pensare a degli emuli dei Fleet Foxes, ma procedendo con la scaletta il percorso cambia direzione più volte. Di base siamo di fronte ad un folk-pop stratificato e pastoso, con armonie corali e richiami sixties; le deviazioni si fanno luce col progredire della scaletta, più incline all’indierock di matrice canadese à  la Arcade Fire, con punte di malinconia pop devote ai Death Cab For Cutie. La sensazione piacevole che nasce al primo approccio col disco risiste fino all’ultima nota, pur non regalando mai picchi di particolare genialità  o brani che non fareste mai mancare nella vostra compilation di questa estate. <7p>

I The Morning Benders sono un’ottima band, piena di idee e talento, che difetta in quanto a personalità . Per ora va bene anche così, dal prossimo passo ci aspettiamo quel qualcosa in più che sin da ora si intuisce abbozzato nel loro dna.

Big Echo
[ Rough Trade – 2010 ]
Similar Artist: Fleet Foxes, Local Natives, Arcade Fire, Deth Cab For Cutie
Rating:
1.Excuses
2. Promises
3. Wet Cement
4. Cold War (Nice Clean Fight)
5. Pleasure Sighs
6. Hand Me Downs
7. Mason Jar
8. All Day Daylight
9. Stitches
10. Sleeping