Thomas Bisdee, in arte Kissy Sell Out, è uno dei miei dj preferiti, oltrechè remixer dal taglio avanguardistico, nerd collezionista di dischi rock ed affermato graphic designer per magazines di moda come “Pop”.
Dalla poltrona dell’omonima trasmissione in onda il giovedì (sempre sia lodato!!!) su Bbc Radio 1, Tommy ci dispensa il Kissy pensiero, ovvero il crossover totale tra generi e stili musicali, ma declinato con intelligenza, gusto e soprattutto capacità da vendere.
La dance che incontra il rock, che poppa dalla mammella tech e sniffa dubstep sugli specchi di un dancefloor buio insomma. Immaginati un allnighter Mod nel quartiere dietro casa, e tu ci arrivi con una Triumph rubata ad un hooligan schiattato sul marciapiedi, desideroso di sangue e pogo.
Tanto per buttare lì indizi eh!.
Ed il fottuto mèlange si replica in questo piacevolissimo “Youth”, primo parto discografico sotto l’egida della “San City High”, etichetta imberbe da lui medesimo creata e gestita.
Nativo dell’Essex, Kissy sforna una sorta di concept album genuinamente sbilenco, incentrato sulla sua adolescenza da kid del barrio, con tutti i turbamenti belli e brutti connessi ai cambiamenti che la vita ci impone spesso dolorosamente.
Una breviario per chi da giovane sfigato e senza un perchè, si affaccia alla grande città titubante, carico di un vissuto pesante e vince. Vince su tutta la linea.
Niente hit da primi posti in classifica, ma restano un pugno di canzoncine proprio carine da canticchiare in bagno o da remixare nel proprio studiolo il sabato pomeriggio.
Quelle cose molto teen che puzzano di crema solare ed ormoni, di ingenuità e passi falsi..
Kissy Sell Out racconta le sue 11 storielle usando ritmiche cingolanti e ruffiane, mai apertamente scorrette e con gli inserimenti sbarazzini del vocalist Danimal Kingdom in costante stallo (borderline) tra rimembranze new romantic dal retrogusto perfettino punky pop.
Riuscitissimi, a mio avviso, gli episodi strumentali come “Bubs & Bizzle” (vera goduriaccia da dancefloor) ed i suoi bassoni incrociati di synth in odor di farmacia, “Harriet” un pò Justice un pò Orbital e soprattutto “Youth” con l’intro in ascensore che ti innesta un brivido masochista nella spina dorsale, come se I Daft Punk giocassero con le cassettine dei Kraftwerk in coda sulla Salerno-Reggio Calabria.
Davvero niente male come esordio.
Da ascoltare e riascoltare senza noia, tra una session di massaggi pruriginosi e vasche in piscine di mojiti a cascata.
Ah meritano assolutamente una menzione anche “Essex Boy” (qualcosa dei Datarock), “This Kiss” (tra Kooks e Glass), “Go Explode” (gli Audio Bullys che sanno finalmente stare a tavola) e “Pop Bottle” (Ok Go in nevrosi???).
Spensierato!
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2. Garden Friends
3. Essex Boy
4. Apple Jelly
5. This Kissy
6. Bubs & Bizzle
7. Go Explode
8. Pop Bottle
9. Harriet
10. Bethnal Green Cafe
11. Youth