Post-rocker della prima ora ci siamo, siamo prossimi alla fine del tunnel, l’estate sta diventando post-summer e l’intravedersi dell’autunno in riviera, coincide con il rispolvero dei solchi più profondi, quelli del sad-core e del post-rock più depressi.
Ecco dunque che accolgo con esultanza da stadio “Special Moves” dei Mogwai.

“Special Moves” è uscito il 24 agosto, assieme al suo gemello “Burning” il film, entrambi per l’etichetta dei Mogwai, la Rock Action.
“Special Moves” e “Burning” si riferiscono alle performance alla Music Hall Of Williamsburg di Brooklyn e il DVD è stato curato dai registi francesi Vincent Moon e Nathanael Le Scouarnec, sì proprio loro, quelli de La Blogoteque.

La scaletta di “Special Moves” si riferisce per lo più alla recente produzione della band di Glasgow, con qualche eccezione rappresentata da “Mogwai Fear Satan”, “Cody” e “Like Herod” (versione che rimarrà  a lungo nella mia memoria).
La scelta dei pezzi ha l’indiscutibile merito di mettere il luce le qualità  tecniche della band. Gli skills principali dei Mogwai saranno sì l’epicità , il dinamismo e la drammaticità , ma il bagaglio tecnico di cui dispongolo fa in modo che nel live i Mogwai trovino la massima espressione di se stessi.

Inappropriato il paragone con le “Peel Session” (ad esempio quelle raccolte in “Government Commissions: BBC Sessions 1996-2003”) che qualcuno ha provato ad accostare a “Special Moves”, ok, la registrazione è sempre in presa diretta, ma sul palco c’è l’adrenalina e una certa dose d’improvvisazione dovuta al phatos del momento.

Credit Foto: Steve Gullick