Pare che la Cina si stia informando su alcuni gruppi indie italiani, per allargare il paniere dei prodotti made in italy da contraffarre e immettere sul mercato nero. Così al grana, al prosciutto di Parma, a Prada, a Gucci e agli altri, abituiamoci a trovare ‘nei migliori International Asian Stores della tua città ‘ anche ciddì (Compact Disc”Ž è un marchio registrato ®) di gruppi nostrani con tanto di cover in stile cosplay!
Fanta-scenari musicali a parte “Hey There Stranger”, il nuovo EP di A Classic Education, è l’ennesima conferma che l’intero panorama di band italiane cosidette indiependent, sta vivendo momento di grande ispirazione.
A Classic Education è una band sangue indie bolognese / cuore pop canadese direbbe il Moz. Nati a Bologna nel 2006, da un’idea del canadese Jonathan Clancy (cantante e chitarrista), Luca Mazzieri e Paul Pieretto; ben presto vedono raddoppiare la propria line-up con gli innesti di Giulia Mazza, Federico Oppi, Stefano Roveda e moltipicare in modo incalcolabile la fitta schiera di fans e consensi in un crescendo di aspettative mai tradite.
L’hype e l’euforia di tanti blog, che gli appiccicano in modo indelebile l’etichetta di “next big thing”, li porta a calcare palchi importanti, spesso al fianco di leggende viventi. Dal 2007 ad oggi sono stati avvistati al SXSW festival o al fianco di band quali Arcade Fire, Modest Mouse, Wilco e tanti tanti altri nomi da copertina di Blow Up.
“Hey There Stranger” contiene 4 nuovi pezzi più “What My Life Could Have Been” e “Toi” (cover di Gilbert Becaud) già pubblicati in formato singolo dalla Holiday Records.
Per chi ama unire i puntini numerati dietro le tovagliette dei fast food, la forma degli A Classic Education risulta congiungendo i Cure agli Smiths, fra il puntino dei Clientele e quello degli Arcade Fire.
Recensione thanx to IndieRiviera
2. Terrible Day
3. What My Life Could Have Been
4. Devilish Coast Sway
5. I Lost Time
6. Toi
Ascolta “Toi”