L’immensa produzione sopravvissuta alla precoce morte di Arthur Russell è stato il segreto meglio custodito nell’industria musicale americana per almeno un decennio. è iniziata, infatti, negli anni zero una ricerca attenta nel tesoro delle innumerevoli registrazioni, che ha portato a ristampe, raccolte ed inediti. Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare magnifiche schegge folk, immersioni nella disco più visionaria e fughe nel funky più minimale, tentazioni dub e struggenti wall-of-sound. E poi versioni differenti dello stesso pezzo, remix, composizioni ed esperimenti nei quali Arthur cercava la perfezione del suono, una perfezione altra secondo il pensiero per cui la melodia dovesse essere appena intuibile in un oceano di echi, distorsioni e riverberi.

La poetica contaminata e al contempo gioiosamente isolazionista a cui tendeva il genio newyorchese non ha mai comunque nascosto il suo talento per la scrittura: tra i bassi mutanti, i ritmi ipnotici, il violoncello elettrificato e quella voce incantevole apparivano momenti di sublime bellezza.

A quasi vent’anni dalla scomparsa di Russell, alcuni suoi amici e colleghi (tutta gente che ha avuta la fortuna di conoscerlo e lavorare insieme) si uniscono per dedicargli un disco, un tributo alla sua persona e alla mente geniale: guidato dal chitarrista Steven Hall e dal vecchio compagno di scorribande soniche, il trombonista Peter Zummo, il collettivo formato da ben otto elementi propone in questo lavoro omonimo dodici brani, alcuni editi e altri no, ma tutti scritti dallo stesso Arthur.

La partenza è affidata al funky leggermente orientale di “Your Motion Says”, ma approfondendo l’ascolto si viaggia attraverso squarci di pregevole indie-pop (una “You Can’t Go Back” che sembra uscire dalle cose migliori di Dean Wareham), vago sentore dance (“Miracle 2”), tentazioni jazzy (i tre intermezzi intitolati “Singing Tractors”), commoventi mimesi (“Love Dancing”) e panorami psichedelici (“Go For The Night”)..
Certamente manca l’immaginazione centrifuga, completa e totale di Arthur Russell, ma il corposo ensemble valorizza l’ottima scrittura tramite delicato rispetto e tanta maestria.

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Arthur’s Landing
[ Strut – 2011 ]
Similar Artist: Arthur Russell, Robert Wyatt, Nick Drake, Dean & Britta, StudioDavoli
Rating:
1. Your Motion Says
2. Miracle 2
3. Go For the Night
4. Singing Tractors 64
5. You Can’t Go Back
6. Love Dancing
7. Singing Tractors 12
8. It’s a Boy
9. I’ll Be Fencing
10. This is How We Walk On the Moon: the Way Things Happen
11. I Want To Change My Life
12. Singing Tractors 323

Ascolta “Love Dancing (Is It All Over My Face)”