Nessuno ha mai creduto che si sarebbe ritirato veramente dalle scene; Ryan Adams ci aveva abituato a un disco ogni cinque mesi ed era effettivamente poco plausibile che smettesse di incidere canzoni. Era giunto il monento di recuperare il tempo perduto, per cui ha annunciato prontamente tre uscite nell’arco del 2011, primo fra tutti questo “III/IV” che è addirittura un album doppio. Ha ragione il mio amico Gianni quando afferma: Un concerto di Ryan Adams potrebbe davvero mandarmi in bestia qualcora lui sbagliasse scaletta. Troppe canzoni tra cui scegliere, troppi riempitivi in un acarriera che, con la metà  dei dischi pubblicati, avrebbe annoverato una serie di capolavori.

Considero il Nostro come uno degli autori più talentuosi della sua generazione, ma è anche una discreta testa di cazzo musicalmente bulimica, capace di pubblicare qualsiasi cosa, probabilmente anche un disco di scorregge e armonica a bocca se potesse. Intanto, nei circa 70′ di “III/IV” ci sono almeno una buona metà  dei brani, ventuno in tutto, abbastanza prescindibili. Il ritorno con i Cardinals si riaffaccia in territori di rock affilato e melodico di stampo U.S.A., rinunciando in buona parte alla componente più roots che ne ha caratterizzato il sound fino ad oggi.

Piacevole nell’ascolto, con almeno cinque/sei pennellate d’autore, per il resto niente di nuovo sotto questo cielo. Il motivo per cui abbia dato alle stampe un disco doppio non ci è dato saperlo. Inutile porsi futili interrogativi, meglio godersi questo discreto palliativo in attesa di mosse migliori.

III/IV
[ Pax Am – 2010 ]
Similar Artist: Jesse Malin, Bruce Springsteen, John Mellencamp
Rating:

Disco 1

1. Breakdown Into The Resolve
2. Dear Candy
3. Wasteland
4. Ultraviolet Light
5. Stop Playing With My Heart
6. Lovely And Blue
7. Happy Birthday
8. Kisses Start Wars
9. The Crystal Skull
10. Users

Disco 2

1. No
2. Numbers
3. Gracie
4. Icebreaker
5. Sewers at the Bottom of the Wishing Well
6. Typecast
7. Star Wars
8. My Favorite Song
9. P.S.
10. Death And Rats
11. Kill The Lights

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