Orchestre Poly-Rythmo
Cotonou Club

La Tout-puissant Orchestre Poly-Rythmo è un collettivo formatosi a Cotonou (Benin) nei primi anni Sessanta e che in circa quarant’anni di carriera ha dato alle stampe centinaia di dischi, raggiungendo una discreta fama nel Continente africano e guadagnando gli elogi del mostro sacro Fela Kuti.

Pressochè sconosciuti nel resto del mondo, dobbiamo il loro arrivo in Europa alla giornalista di Radio France Elodie Maillot, che li ha raggiunti nella loro città  di origine ammaliata dalle sonorità  dell’Orchestre, per poi diventarne manager e produttrice. Parte del merito va pure alla Strut Records che da diversi anni è impegnata nella pubblicazione dei lavori di artisti straordinari che altrimenti non avremmo mai potuto ascoltare, chiusi come siamo nella torre d’avorio dell'”Occidentalità “.

“Cotonou Club” è una raccolta di pezzi vecchi e nuovi della band, completamente risuonati in studio a Parigi e registrati in digitale, per preservarne il suono tradizionale, che danno un saggio delle infinite influenze ispirative. Innanzitutto soul, funk e jazz, mescolati ai ritmi della tradizione vodoun, strumenti elettrici e percussioni, campane, nacchere (tipici delle cerimonie). Una ricetta parecchio complessa, figlia della cultura frastagliata del Benin, composto da circa cinquanta etnie differenti, così è ovvio che pure il collettivo risenta delle varie provenienze dei componenti e che in ogni brano risuonino infinite sfumature.

Un album che regala allegria e voglia di muoversi alla ricerca del sole in un luogo completamente nuovo tra jazz e Caraibi, persi nel turbinio di fiati, bassi funkeggianti, tamburi tribali e voci sorridenti. Piacevole divertissement.

Ascolta “Pardon”