Prima o poi doveva succedere”…lo sapevamo che sarebbe successo, ma non avevamo una data precisa”…lo intuivamo che era dietro l’angolo la svolta, ma un po’ la temevamo, come si teme lo sconosciuto e l’incerto.
Ma la paura è presto fugata. Nonostante il passaggio al cantato italiano, i The Death of Anna Karina non si smuovono di un millimetro dalle loro precedenti scelte sonore e continuano a sputarci addosso scomode verità  con la stessa furia e lo stesso vigore.

“Lacrima/Pantera”, prodotto dall’onnipresente Giulio “‘Ragno’ Favero, è una nuova pietra miliare per il noise rock italico, da “Gli Errori E Di Fronte A Noi Il Nulla” fino a “Il Vile Omicidio” è un’unica grande cavalcata(che dura undici tracce) ricca di suoni crudi, di frasi taglienti urlate con convincente rabbia, di chiaroscuri e momenti di solo apparente calma.

Nessuno sconto, nessun compromesso: i The Death of Anna Karina sono tornati e hanno ancora un bel po’ di cose su cui recriminare: dalla guerra (reale ed interiore) fino al caso Aldovrandi e, sebbene si possano riscontare delle (inevitabili per certi aspetti) affinità  con Massimo Volume (“Quello Che Non C’è”), Santo Niente (“Per Scherzo”), Il Teatro degli Orrori (“Un’Ultima Volta”), Six Minute War Madness (“Inabilmente”) l’album suona convincente dall’inizio alla fine sia nei testi mai banali sia nella resa sonora sempre a cavallo tra un post-hardcore e un noise sperimentale, che ha origini ben radicate oltre oceano, ma che viene reinterpretato in maniera assolutamente personale.

Quando non abbiamo più nessuna scelta allora verrà  la scelta”… declama Andrea nella prima traccia dell’album, e la vostra scelta quale sarà ? Siete pronti per mettere in discussione le vostre certezze e farvi travolgere dalla foga iconoclasta dei TDOAK?