Se scrivete su Google Images Moondog, comparirà  un uomo una lunga barba, con un mantello e un elmo da vichingo. Moondog, all’anagrafe Thomas L. Hardin, era un musicista, compositore e poeta noto nella scena newyorkese tra gli anni 40 e 60, da molti considerato precursore del minimalismo, in grado di ispirarsi tanto al bebop quanto alla musica sinfonica. A lui si è ispirato un trio molto particolare, gli Hobocombo, i quali lo hanno omaggiato nell’album Now that it’s the opposite, it’s twice upon a time.

Gli Hobocombo nascono come un progetto tributo a Moondog, composto da Rocco Marchi (Mariposa) alla chitarra sintetizzatore, Andrea Belfi (ex-Rosolina Mar)  alla batteria e voce ed infine Francesca Baccolini (ex-Urania) al contrabbasso e voce. Dall’aprile 2010 il gruppo si è esibito al Verona Risuona e in giro per le strade, idea da cui è nato l’album in studio, fino ad approdare negli Obst und Gemuse Studio per registrare live sette tracce, in un concentrato di suoni, timbri e una affascinante reinterpretazione in chiave contemporanea di classici anni 50.

Now that it’s the opposite, it’s twice upon a time è una ricontestualizzazione che appare del tutto naturale, mai sforzata o costruita, che si avvale un sintetizzatore per produrre melodie più moderne (come si può sentire nel manifesto minimal semplicemente chiamato Theme) o il suono di un armonica nella morriconiana Witch of Endor in cui suoni tribali si fondono con una chitarra elettrica dall’impostazione rock per diventare una suite dai risvolti imprevedibili. Le voci si intrecciano in riverberi creati con l’ausilio di amplificatori da chitarra, che irrompono nel canone mantrico Be a Hobo creando quell’atmosfera lisergica tipica di un rito propiziatorio. Non mancano richiami jazz, come in Bird’s Lament, un bebop orchestrale scritto da Moondog dopo la morte di Charlie Parker, in cui gli Hobocombo attuano una rivisitazione swing, arricchita di percussioni e giochi vocali. Nella tribale Stamping Ground , il cui tema originario era ispirato alla musica nativo americana, un flauto-synth si intreccia al suono della Fender di Marchi, la quale rende unica la versione del trio. L’album si chiude poi con Enough about Human Rights, brano funk il cui testo elenca una lista di animali i cui diritti restano ignorati, concludendo degnamente questa raccolta di canzoni.

Gli Hobocombo producono un album insolito ed eccentrico, che celebra il mito di un talento del secolo passato grazie alla passione di una street band che gioca sull’originalità ,   ricchezza fonica e un tocco di magia in una originale celebrazione di un grande artista del secolo scorso.

Now That It’s The Opposite, It’s Twice Upon A Time
[ Trovarobato – 2011 ]
Similar Artist: Mariposa, Zeus!, IoSonoUnCane
Rating:
1. Theme
2. Stamping Ground
3. Be a Hobo
4. Bird’s Lament
5. Witch of Endor
6. All is Loneliness
7. Enough about Human Rights

Ascolta “Be A Hobo”