Chi si cela dietro il moniker WZRD? Scopriamolo insieme. Credo che tutti associate Scott Mescudi, aka Kid Cudi, grazie al suo hit single “Day “‘N Nite” (anzi, al remix dei Crookers). Associato alla G.O.O.D. Music di Kanye West, autore di due album (“The Man on The Moon: The End Of The Day” e “The Man On The Moon 2: the Legend of Mr. Rager”) di successo, attore nella serie HBO “How To Make It In America” nel ruolo del dogsitter e spacciatore Domingo, in attesa di rilasciare il terzo capitolo della serie “The Man on The Moon” pubblica insieme al produttore Dot da Genius questo “WZRD” (che è anche il nome del duo composto dagli stessi), largamente preannunciato sul suo profilo twitter come la sua svolta “rock”: “wizard is a rock album, no raps, just singing”. E quindi, dopo aver contribuito a lanciare uno stile arriva questo terzo disco ufficiale del nostro. Esperimento riuscito? Mah.

Premesso che non sono un fan di questi esperimenti estemporanei a meno che tu non abbia provato di essere un genio (IMHO Damon Albarn è uno che può tutto, per dire), e Cudi per quanto apprezzabile non è che abbia provato di possedere proprio tutta questa genialità , che deve essere ben distinta dalla versatilità . Aggiunge qualcosa di nuovo alla sua proposta musicale allontanandosi dal pubblico hip hop, oppure ha cannato completamente la scelta di provare a fare rock (come peraltro già  provato miseramente da Lil’ Wayne, autore di un disco rock ORRENDO)? Sicuramente canta meglio di Weezy, rappa meglio di lui e suona anche la chitarra meglio di lui.

Vediamo nel dettaglio il tutto. 11 brani, compreso la cover di “Where Did You Sleep Last Night”, tradizionale canzone folk americana, nella versione di Lead Belly; resa famosa dall’esecuzione dei Nirvana nel loro “MTV Unplugged”. Registrato in modo che suoni grezzo, sul tour bus o in home studios (come detto da Dot da Genius durante una listening session a L.A.), l’album inizia con l’intro strumentale “The Arrival”, poi arriva “High Off Life” e”…e? E Cudi resta quello di sempre, che in fondo non ha mai fatto davvero il rap come lo intendiamo noi, ma ha sempre unito al flow tipico di un rapper un quasi cantato. “High Off Life” ci descrive la gioia di vivere libero dagli stupefacenti, elemento della vita della superstar su cui il buon Scott non si è certo risparmiato (basta guardare un po’ di video a caso su youtube, ecco), forte di una chitarra distorta, vocoder a palate sul ritornello e una batteria decisamente trascurabile. Niente di che. Evitando decisamente “The Dream Time Machine” con gli Empire of The Sun, che è semplicemente noiosa, arriva “Love Hard”, che si pregia di un bel ritornello e una svolta decisamente housey a metà  canzone, con una cassa dritta che fa il suo dovere, seguita a ruota da “Live & Learn”, niente di che dal punto di vista lirico ma una bella produzione che alterna sapientemente bridge di piattini e pestoni di cassa e rullante. In successione troviamo “Brake”, singolo promozionale, che come tutti gli altri singoli di Kid Cudi mi fa decisamente schifo a primo impatto (“Erase Me” su tutti) per poi salire con gli ascolti e stabilizzarsi, in fin dei conti godibile; e poi il primo singolo del disco “Teleport 2 Me, Jamie”, pop venato di urban pensato per le radio, rilassante sia a livello di cantato che di produzione. I due piazzano dopo il primo singolo la suddetta cover, che tra l’altro è fatta davvero bene, senza osare, che Cudi interpreta in maniera molto naturale, come se la stesse cantando sotto la doccia o con gli amici, forse stonano solo gli effetti sul rullante. Facendo finta che “Efflictim” non sia presente, perchè è davvero brutta, troviamo “Dr. Pill”, distorsioni a manetta ovunque, semplice e diretta, piacevole e in chiusura “Upper Room”, classicone cudiano sia a livello di suoni che di testo, con riflessioni sulla sua crescita e sul destino che l’ha portato fin dov’è ora.

Quindi? Io sono rimasto piacevolmente sorpreso dal canto del protagonista maggiore, Kid Cudi, mai forzato e lineare nonostante la voce non sia esattamente così potente, però tiene su tutto il disco, e da alcune produzioni. La delusione è venuta dai testi, principalmente; sia a livello lirico che a livello concettuale. Lui non è uno di quei rapper ignoranti che ha 3 argomenti in croce (solitamente tematiche ghettuse-donne di strada-droga), e sa scrivere molto meglio di come ha fatto su questo disco, a mio avviso.

Per cui sufficienza piena e anche qualcosa in più, mi aspettavo una porcheria e invece il lavoro non dispiace. Ah, sbrigati con il terzo “Man of The Moon” che i fans attendono.

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WZRD
[ Universal – 2012 ]
Similar Artist: Kid Cudi che rappa su una manciata di tracce ispirate da pop/rock mainstream, qualche eco di Nirvana e psichedelia
Rating:
1. The Arrival
2. High Off Life
3. The Dream Time Machine
4. Love Hard
5. Live & Learn
6. Brake
7. Teleport 2 Me, Jamie
8. Where Did You Sleep Last Night?
9. Efflictim
10.Dr. Pill
11. Upper Room