Kristian Matsson è un genio. Dopo due album come “Shallow Grave” e “The Wild Hunt”, si mette in gioco di nuovo, e cresce ancora in altezza”… sembrava impossibile, incastrato com’era nelle corde della sua chitarra e della sua voce così nasalmente simile a quella del grande Bob Dylan. Ma se con “The Wild Hunt” si intravvedono degli spazi vuoti da riempire con almeno un’altra chitarra, quest’idea si concretizza in “There’s no leaving now”, dove il pianoforte e la chitarra elettrica abbracciano come vecchi amici d’infanzia che si rivedono da adulti il fingerpicking non più bambino del songwriter svedese.

E’ un disco talmente leggero che ti vola via dalle mani se non lo proteggi dalle critiche di chi vorrebbe qualcosa di più rock”… ma stiamo scherzando? Mancano solo i violini e potrei prendere il volo, tanto sognante e rilassata è l’atmosfera che quest’uomo è riuscito a creare, questo genio romantico che crea dal nulla senza sapere come ci riesca. Ci prende in spalla e ci fa vedere le montagne, ci prende per mano e ci porta a vedere l’oceano, ci porta al fiume, passando per il bosco a vedere le rose”…

Non sto delirando, è lui che descrive la natura che lo circonda per trarne insegnamenti di vita da condividere con i fortunati fan”… (Like a rain to help a river / But a river is so hard to please per esempio in “To Just Grow Away”), ma la natura può essere anche indifferente, come in “Bright Lanterns”: Damn, you always treat me like a stranger mountain. Decisivo l’aver suonato a NY con Bon Iver nel 2008, qualcosa dev’essere per forza successo. E allora il vento sembra portarsi via i testi di queste canzoni, spesso criptici, un po’ come quelli di Justin Vernon.
Se “1904” è la più dylaniana, è forse anche l’unica. Lui ormai osserva tutti dall’alto, senza presunzione, con l’umiltà  di “Wind and walls” e la sicurezza di “There’s No Leaving Now” (un pianoforte commovente).

Un disco senza graffi, una poetica senza sbavature: non esiste la perfezione, ma lui cresce cercandola con lo sguardo… ovunque”… lui può, è l’uomo più alto del mondo.

There’s No Leaving Now
[ Dead Oceans – 2012 ]
Similar Artist: Bob Dylan, Bon Iver, Paul Simon
Rating:
1. To Just Grow Away”
2. Revelation Blues
3. Leading Me Now
4. 1904
5. Bright Lanterns
6. There’s No Leaving Now
7. Wind and Walls
8. Little Brother
9. Criminals
10. On Every Page

Ascolta “Bright Lanterns”

Ascolta “Criminals”