Dovesse mai verificarsi un black-out durante un loro concerto, i Sea + Air continuerebbero a suonare senza batter ciglio, illuminati dalle piccole fiaccole degli accendini liberate dal pubblico. “My Heart’s Sick Chord” nasce infatti dalla persuasione di Daniel ed Eleni di riuscire a far musica utilizzando esclusivamente strumenti non elettrici, che riproducano meccanicamente il suono. Come il clavicembalo messo in primo piano in copertina. Una roba da feticisti dell’analogico, una cosa così folkloristica che si può immaginare plausibile solo alla sagra del carciofo romanesco ma non in un contesto più mondano, direte voi. Poffarbacco lor signori sono in errore, Daniel ed Eleni ne hanno ben donde! Infatti se si dà  una sbirciatina all’interno del booklet del cd, troviamo un paio di foto dei due che potrebbero benissimo essere quelle dei nostri nonni nel giorno della loro promessa di matrimonio: lui altissimo con due baffi strappati ad Edgard Allan Poe e faccia pulita da impiegato delle ferrovie; lei piccolina, caschetto lungo, camicia bianca dalle maniche vaporose con indosso la collana della prima comunione. Conciati a questo modo, cosa ci si poteva mai aspettare di diverso da un album in stile “Ritorno al futuro”?

Il risultato è di quelli strabilianti, “My Heart’s Sick Chord” è una goccia d’acqua dolce nel mare salmastro dell’industria musicale. Grazie all’escamotage degli strumenti analogici Daniel ed Eleni saltano a piè pari il pericolo del revival, anzi ne sono l’antidoto. Mentre i musicisti revivalisti adoperano aggeggi digitali per riprodurre mimeticamente un suono di quasi 30 anni fa, i Sea + Air usano strumenti di tradizione classica, come il clavicembalo, per fare del pop attuale, evitando di scadere in volgarizzazioni troppo esplicite – e l’immagine di Patrick Wolf attraversa il cervello come un fulmine ““ e riuscendo dove Gotye ha fallito, ovvero nel proporre un prodotto orecchiabile e ricercato senza sputtanare tutto nella prima metà  dell’album.

La forza di “My Heart’s Sick Chord” si trova nella solida architettura delle sue melodie, che si rincorrono senza mai sovrapporsi, articolandosi in modo da rendere leggero l’ascolto, evitando così qualsiasi pericolo di dèjà -vu che renderebbe il tutto stucchevole. Ecco perchè il clavicembalo è si in primo piano ma non è sempre il protagonista: se esso giustamente apre l’album con la dimessa “Take Me For a Ride” scompare completamente già  nella seconda “Mercy Street”,- sensuale e sognante cover dell’originale di Peter Gabriel contenuta in “So”- eccolo poi ricomparire in “Dirty Love”, questa volta però arrangiato assieme al piano e ad una chitarrina (indie) rock. E si va avanti così fino alla fine, in questa intelligente alternanza di strumenti che riesce nell’intento di tenere incollato l’ascoltatore fino all’ultima traccia.

Il clavicembalo, per concludere, non è poi uno strumento così alieno nelle sale di registrazioni odierne”…Bjork abituava i suoi ascoltatori proponendo una stravagante versione di “Venus as a Boy” già  nel ’95 e recentemente con l’uscita di Voltaic ha ri-arrangiato diversi brani di “Medulla” e “Volta” utilizzando solo il clavicembalo e un quartetto d’ottoni.

Non traumatizzatevi quindi, Daniel ed Eleni sono due buoni padroni di casa, vi faranno sentire a vostro agio e non vorrete più smettere di andare a trovarli e ascoltarli e “My Heart’s Sick Chord” si conferma come uno tra i migliori album di quest’anno.

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My Heart’s Sick Chord
[ Wolkoren – 2012 ]
Similar Artist: Beth Jeans Houghton & The Hooves Of Destiny, Florence + The Machine, Planningtorock, Gotye, A Lull, Arcade Fire
Rating:
1. Take Me for A Ride
2. Mercy Street
3. Dirty Love
4. The Sea After A Storm
5. You Don`t Care About Me
6. Safe From Harm
7. You & I
8. Do Animals Cry?
9. The Heart Of The Rainbow
10. Yeah I Know
11. Like A Spy On The Roof
12. 1st Life
13. My Heart`s Sickest Chord

Ascolta “Do Animals Cry”