Non sono mai stato un grande amante del cantautorato italiano degli anni zero (nè probabilmente lo diventerò dopo questa recensione): ho vissuto intensamente, a causa di una fortuita coincidenza tra musica e sentimenti, la stagione di gloria di Vasco Brondi, ai tempi del suo primo fortunato album firmato Le Luci Della Centrale Elettrica, ma quasi nient’altro ha stimolato la mia attenzione.

Fa eccezione la recente ascesa nel panorama contemporaneo di Mattia Barro e della sua creatura L’orso: affascinato dalle delicate e coerenti grafiche che caratterizzano ogni uscita e dalla condivisa passione per l’hip hop italiano, mi sono avvicinato alla produzione de L’orso giusto in tempo per l’uscita del primo album ufficiale (dopo tre eccellenti ep scaricabili gratuitamente).

Nelle undici tracce di questo lavoro omonimo assistiamo dunque alla definitiva maturazione de L’orso, da progetto solista di Mattia a vera band di quattro elementi (con l’ingresso in pianta stabile di Gaia, Tommaso e Giulio): conseguentemente il sound, come già  s’intuiva dall’ascolto cronologico degli ep, si è andato stratificando e impreziosendo rispetto alla scarna semplicità  dei primi tempi.
Purtroppo le ottime premesse che hanno portato a questo esordio non sono pienamente rispettate: mi spiego meglio, su undici pezzi soltanto cinque sono inediti e addirittura appaiono come episodi minori rispetto a quelli già  noti (che sono comunque opportunamente rielaborati).
I brani più memorabili sono infatti la splendida e acuta “Tornando a Casa”, la toccante “Con i Chilometri Contro” e l’inno (almeno per tutti noi provinciali) “Baci dalla Provincia” perfettamente posto in chiusura. Tra le canzoni nuove si salvano invece la divertente “Il Tempo Passa per Noi” e l’attenta analisi de “I Nostri Decenni”, mentre il singolo “James Van Der Beek” sembra la brutta copia dell’ottima “Estate” (con Edipo, contenuta nell’ultimo ep “La Domenica”).

Un’occasione sfruttata soltanto a metà , quest’esordio dei L’orso: dispiace per loro, perchè appare un tentativo (certamente legittimo, ma anche poco furbo e troppo spudorato) di passare alla cassa. Speriamo comunque che i prossimi lavori, quale che sia la loro dimensione, possano consacrare degnamente una delle realtà  più interessanti del cantautorato pop italiano.

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L’orso
[ Garrincha – 2013]
Similar Artist: Le Luci Della Centrale Elettrica, Devendra Banhart, Talulah Gosh, Mao, Beck, Ghemon
Rating:
1. Ottobre Come Settembre
2. Tornando a Casa
3. Il Tempo Passa per Noi
4. I Nostri Decenni
5. Con i Chilometri Contro
6. Certi Periodi Storici
7. La Meglio Gioventù
8. Invitami per un Tè
9. James Van Der Beek [feat. Magellano]
10. Acne Giovanile
11. Baci dalla Provincia