Certi artisti rappresentano una sorta di culto pagano; una fede più o meno solida che che può essere considerata, seppur in modo trasversale, alla stregua di una religione. Joseph Arthur soprattutto dalle nostre parti è sempre rimasto un tesoro nascosto nelle fitte trame della musica cosiddetta di nicchia, eppure avrebbe tutte le carte in regola per assurgere ad un ruolo di primissimo piano. Da qualche parte viene fuori che i seguaci del Nostro ci sono anche qui (basta frequentare qualche forum in rete per rendersene conto) e sono disposti a seguirlo anche quando la prolificità  eccessiva ha inficiato, anche se solo in parte, la qualità  degli ultimi lavori. Questo “The Ballad Of Boogie Christ act 1” fa parte di una trilogia che sarà  completata nei prossimi mesi. Anche in questo caso un’operazione che rischierebbe di affogare nelle sue stesse ambizioni. A tal proposito ci teniamo a fugare ogni dubbio, perchè il buon Joseph ci consegna il suo miglior disco dai tempi di “Our Shadows Will Remain”.

Sarà  forse una mera questione di budget, ma la produzione è quantomai ricca, come afferma lui stesso dichiarando: “E’ una grande produzione con tanto di fiati ed ottoni”. Lontani anni luce da barocchismi a volte stucchevoli tipo il Rufus Wainwright più vanesio, il lavoro mostra una qualità  della scrittura impeccabile e mette in fila dodici canzoni piene e allo stesso tempo agili, tra rock, accenni soul, momenti intimi e purezza pop. Probabilmente per lo stesso Arthur la musica è una questione di fede nelle proprie idee: attraverso suggestioni semplici riesce a condividere con l’ascoltatore un immaginario sempre romantico, talvolta più rude e rassegnato, fatto di riflessioni profonde.

Verrebbe la voglia di mettere la vita in stand by, accomodarsi sotto ad un portico decorato 365 giorni all’anno di luci natalizie, arrendersi al tramonto livido a perdita d’occhio e brindare con un sorriso alla salute del “Boogie Christ”, una figura religiosa che si concede alla carne e al peccato proprio come ogni uomo. Ed è questo il vero conforto, sapere che la purezza non esiste, che nessuno muoverà  i fili della nostra vita da un’angolazione privilegiata lontana dall’inferno della prigione di carne che contiene le nostre anime.

The Ballad Of Boogie Christ: Act 1
[ Real World/Lonely Astronaut – 2013 ]
Genere: rock, songwriting

Rating:

1. Currency Of Love
2. Saint Of Impossible Causes
3. The Ballad Of Boogie Christ
4. I Used To Know How To Walk On Water
5. Wait For Your Lights
6. I Miss The Zoo
7. It’s OK To Be Young/Gone
8. Still Life Honey Rose
9. Black Flowers
10. King Of Cleveland
11. Famous Friends Along The Coast
12. All The Old Heroes