Da inizio anno gira voce del ritorno su disco della band di Leicester atteso dai più. Al termine della sesta prova in studio, davanti ai giornalisti i quattro arrivano armati di buone intenzioni nel cercare di preparare le orecchie dei fans e di quei pochi che ancora non li hanno mai ascoltati.
Intanto la prima non novità  è che Pizzorno tira le file, ancora, scrivendo e producendo in solitario nella propria città  l’intero album . Dodici tracce pensate e scritte partendo da qualche accordo di chitarra, arrangiato inizialmente in un modo e poi in un altro. E in testa solo l’idea di fare musica alla vecchia maniera. In realtà  dei classici del rock’n’roll i Kasabian non hanno mai avuto altro che l’aspirazione a scriverne uno dopo averne ascoltati centinaia. E fino a questo punto della coerenza hanno sempre fatto tesoro poichè sono nati come una componente dell’electro rock che poi, sotto diverse forme e connotati, hanno reso particolare, più accessibile anche alle menti degli irriducibili delle sei corde d’alto rango.

La novità  invece è che “F.C.O.L.” è una presa di coscienza primitiva nel quale i Kasabian si apprestano a rendere omaggio, verosimilmente, ad alcuni importantissimi protagonisti della storia del rock mondiale.
Un debutto a metà  duemila tra gli alternativi dalle tendenze psico-elettroniche, forse tra i più radicali. Un percorso proseguito con un album pomposo tra iniezioni orchestrali, eccentriche manie dance e una ballata in chiusura da maniaci del romanticismo più classico.

Mancherebbe il passaggio obbligato, quello che in ultima istanza li riporterebbe alle origini che non sono le loro. Ma come si possono omaggiare le chitarre prestigiose publicando un singolo dance rock come “You’re in Love With a Psycho?”! è un trucco per confondere le idee e incuriosire la scena tutta intorno? Fa riflettere il fatto che non si sia parlato di classic rock, ragion per cui potremmo anche prendere per buono “III Ray (The King)” che apre il tutto e lasciando scoperta la chitarra di Serge al libero arbitrio. “Comeback Kid” è un celebrativo scelto non a caso come colonna sonora del nuovissimo videogioco FIFA 2017. Un deliziosa scarica di doppi colpi sui tamburi con coretti d’assalto, per la gioia dei maghi del joystick.. Si riprende a parlare di chitarre nel loro impiego principe quando arriva “Bless This Acid House”. è ciò che rimane di un basico elogio al pop rock dopo essersi sorbiti una elettro suite di oltre otto minuti. Sì, sto parlando di Are You Looking for Action dove i Kasabian giocano a suonare il funk e la drum and bass. In coda “Put Your Life On It” è una dichiarazione d’amore a “Hey Jude” e in seconda istanza a “Let It Be”, allorchè una ballata pop incontra un coro gospel. Dal vivo si potrebbe certamente creare una situazione diverte.
No, non si è parlato di classic rock, affatto.