Ma che bel colpo ha piazzato la Epitaph mettendo sotto contratto questo terzetto di belle speranze che risponde al nome di Teenage Wrist. Marshall Gallagher, Kamtin Mohager e Anthony Salazar, musicalmente parlando, vivono fuori dal tempo e paiono uscire dritti dritti da “Alternative Nation” di MTV, quando negli anni ’90 noi, post-adolescenti, restavamo a bocca aperta di fronte a band   che facevano del rumore chitarristico una ragion d’essere.

Chiamatemi nostalgico e passatista, certo, ma di fronte a simili lavori sono orgoglioso di esserlo. La macchina del tempo di questi giovanotti ci porta ai primi anni ’90, in quesi territori in bilico tra grunge, alt-rock e shoegaze. Un buon punto d’incontro tra pulsioni americane e inglesi, gestite con sapiente equilibrio. Chi ci viene in mente? Bah, i nomi sono tanti, figurarsi. I più grossi potrebbero essere Smashing Pumpkins, Nirvana, Swervedriver e anche i cari My Vitriol (che poi, a loro volta, si abbeveravano alle stesse fonti dei Teenage Wrist). Attenzione, citazioni indicative, ok? Sta di fatto che i Teenage Wrist prendono variegati elementi tipicamente anni ’90 e, capaci di fondere bruciante e sonico indie-rock con pulsioni distorte e shoegaze, generano melodie naturali, immediate e celestiali, perchè quando dal feedback emergono simili ritornelli (vedi “Dweeb”!!), beh, io credo proprio che il paradiso sia li, a portata di mano. Forse a differenza dei citati My Vitriol, band che spesso mi viene in mente ascoltando questi ragazzi di Los Angeles, non è presente l’aspetto più rabbioso e prepotente, mentre qui si predilige maggiormente il lato più avvolgente, malinconico (la voce morbida e mai grintosa aiuta sicuramente) e con i ritmi più bassi (mentre le chitarre saturano completamente l’aria circostante), però, mi ripeto…che cura delle melodie. Veramente.

Ok, porgo il fianco alle critiche: ma quanti gruppi ancora dovremo sentire che fanno questo tipo di sound? Vero, verissimo (e infatti abbasso il voto giusto di mezzo punto per l’originalità  assente), ma è innegabile che qui tutto funzioni alla meraviglia. Quindi si, ne sentiremo ancora tanti di gruppi simili, ma se questi sono i risultati, beh, ben vengano.