Faccio proprio i complimenti agli Embrace (Danny McNamara, Richard McNamara, Steve Firth, Mickey Dale e Mike Heaton) per aver ritrovato la retta via con il loro ultimo album “Love Is a Basic Need”. Un passo falso, in una carriera giunta ormai al settimo album, ci può stare, ci mancherebbe altro, ma con l’album omonimo pensavo davvero che la parola fine fosse arrivata inesorabile. Mi sbagliavo. I fan stessi hanno ritrovato coraggio e orgoglio, spingendo il nuovo lavoro al quinto posto della classifica inglese. Sta di fatto che anche chi vi scrive si è lasciato contagiare dall’entusiasmo, andando a ripescare un po’ di vecchio materiale, a tal punto che la classica top 10 è sgorgata naturalmente.
Ci tengo però a precisare, e lo faccio subito a scanso di equivoci, che fra questi 10 brani non comparirà  nulla di “Love Is a Basic Need” (troppo recente) e sopratutto nulla dall’omonimo album del 2014, che reputo incapace anche di offrire un singolo brano quantomeno decente.

NATURE’S LAW

2006, da “This New Day”

Un disco carico, vitale, entusiasmante. Ricco di pulsioni elettriche che incontrano quella capacità  classica della band di essere epica, senza cercare solo le ballate d’ordinanza ma puntando invece spesso sull’andamento più brioso. Questo è un singolo strutturato in modo perfetto. Poco da fare.

WONDER

2001, da “If You’ve Never Been”

Difficile ripensare con piacere a “If You’ve Never Been” nella sua interezza. Ci sono però alcuni episodi singoli che si distinguono in modo favoloso: “Wonder” è uno di questi. Caramellina pop che poi diventa fiume in piena con il solito ritornellone alla Embrace. Il video è un omaggio a tutte la fan di Danny che se lo godono con il super primo piano.

SPELL IT OUT

2004, da “Out Of Nothing”

Adoro questo brano, non lo so. Lo sento capace di darmi forza, emozione. Un semplice giro di Richard e poi Danny che fa il resto con un piglio e una versatilità  magnifica e poi sotto con il ritornello che ci porta altissimo.

ASHES

2004, da “Out Of Nothing”

Cominciare un disco con “Ashes” vuol dire partire in paradiso. Un brano che io considero semplicemente trascinante, capace di prenderti per mano e guidarti. Avvolgente come una caldo mantello e il cuore che batte fortissimo.

WATERFALL

2004, b-side tratta dal singolo “Gravity”

La musica è bella perchè da emozioni, perchè ci fa ridere, piangere, perchè ci tocca dentro. Gli Embrace lo hanno sempre fatto e capito, non solo nelle canzoni dei loro album ma anche nelle tante magnifiche b-side disseimate lungo il loro percorso. “Waterfall” è quella che (insieme a “Dry Kids” e “I Can’t Feel Bad Anymore”, lo ammetto) sempre più mi ha colpito. La prima volta che l’ho sentita mi sono trovato a piangere come un bambino. Non ha forse nulla di speciale, una ballata d’ordinanza dirà  qualcuno, con il suo piano, i cori e il classico arrangiamento, eppure io l’adoro.

RETREAD

1998, da “The Good Will Out”

Will you fight? Let’s see you fight, Will you fight?“. Quando Danny sale a spezzarci il cuore urlando queste parole noi siamo già  terra, tramortiti e con le lacrime che bagnano le nostre guance. Un climax inaudito, devastante. Un brano così puro e cristallino che bisogna ascoltarlo a ripetizione per rendersi conto della meraviglia che sa trasmettere, perchè i nostri sensi non possono comprenderlo in pieno in una volta sola. Questa è poesia, sublime poesia sonora.

YOU’RE NOT ALONE

2000, da “Drawn from Memory”

Una deliziosa canzone pop, semplice semplice, impreziosita da questi ottimi fiati alla Boo Radleys e il ritornello che definire cristallino è dire poco. Entra in testa e non si stacca più.

THE LAST GAS

1998, da “The Good Will Out”

Ai loro esordi gli Embrace erano definiti come un incrocio tra i Verve e gli Oasis. “The Last Gas” è sicuramente un brano che profuma magicamente della carica dei fratelloni Gallagher al loro meglio. Un fiume in piena, una scossa elettrica di puro brit-rock che esplode in un coro epico da gridare a voce altissima!

I HAD A TIME

2000, da “Drawn from Memory”

Il brano che chiude “Drawn From Memory” è qualcosa che mi ha sempre messo a dura prova. Non perchè non lo apprezzi, figurarsi, ma perchè mi da i brividi con questa sua “mestizia” iniziale che poi, come spesso accade nelle ballate migliori degli Embrace, sale di tono e siamo pronti a saltare nel vuoto con loro, sapendo che non saremo mai soli. Sospesi nel suono che ci avvolge.

THE GOOD WILL OUT

1998, da “The Good Will Out”

Non una canzone. Un inno. Un vero e proprio inno. Di quelli che ci si alza in piedi e ci si tiene la mano e si canta con tutto il fiato che abbiamo.

BONUS TRACK: COME BACK TO WHAT YOU KNOW

1998, da “The Good Will Out”

Mi sembra ieri quando sentivo questa canzone nelle radio italiane. Un paio di volte la beccai pure al supermercato. Che goduria. Io poi che seguivo gli Embrace dal primissimo singolo su Fierce Panda. mi sembrava un sogno. I miei amici non ne potevano più di sentirmi dire: “Saranno i numeri uno” quando ancora doveva uscire ufficialmente “All You Good Good People”. Questo tripudio fu davvero il trampolino da cui fare il salto per i lsuccesso del primo album. La canzone perfetta, amabile da grandi e piccini e da chi non li aveva mai nemmeno sentiti nominare. Davvero tra Oasis e Verve. Adorabili.

BONUS TRACK 2: GRAVITY

2004, da “Out Of Nothing”

Incredibile come una carriera onorabile come quella dei fratelli McNamara, a un certo punto, sia anche ricordata (e abbia ripreso quota) per l’intervento decisivo di Chris Martin, che ha donato la “sua” “Gravity” agli Embrace (anche se poi è stata comunque incisa dai Coldplay). Ho messo il brano come bonus track proprio perchè non farina del sacco dei due fratelli, tutto qui. Certo, il nome di Martin ha spinto altissimo il brano, poco da fare. Resta il fatto che ora Chris e compari sono impazziti, mentre gli Embrace, grazie a dio, hanno dimostrato, con l’ultimo album, di essere in grande forma.