TT è il nome con cui ha scelto di esordire in veste solista Theresa Wayman, voce e chitarra delle Warpaint. Non è una vera sorpresa, visto che già  qualche anno fa aveva manifestato la voglia di uscire (momentaneamente) dal gruppo formando i BOSS insieme a Sarah Jones (Hot Chip) e Guro Gikling (All We Are) ma semplicemente la conferma del talento che Theresa Wayman ha da anni dimostrato di possedere. “LoveLaws” è un disco molto personale, deliziosamente dark, cupo, nervoso.

Prodotto dalla stessa Wayman insieme al fratello Ivan, a Dan Carey (Kate Tempest, Bat For Lashes) e Money Mark (Beastie Boys) è un viaggio misterioso tra le leggi dell’amore romantico e non. Fatto a suon di sintetizzatori, sussurri e sottintesi. Theresa Wayman non imbraccia l’amata Fender Mustang, come se volesse uscire dalla propria comfort zone e sperimentare con arrangiamenti, strumenti, timbri vocali, sensazioni diverse.

In questi dieci brani si sente indubbiamente l’influenza delle ultime Warpaint (quelle di “Heads Up”) ma anche dello stile gotico e viscerale di Zola Jesus (in “Dram” ad esempio o “Tutorial”). L’indole della Wayman però è decisamente più pop, melodica e meno tagliente rispetto alle evoluzioni sonore di Nika Roza Danilova, lo si nota chiaramente fin dalle prime note di “Mykki” ed è un bene perchè questa differenza che permette a Theresa Wayman di trovare in fretta la propria identità  ritmica e sonora.

Molte di queste canzoni sono nate quando la Wayman era molto giovane, non ancora maggiorenne come Theresa stessa ha rivelato in una bella intervista concessa a The Last Mixed Tape, ma col tempo non hanno perso freschezza nè vigore, acquistando invece maturità . “LoveLaws” è un album senza compromessi, come una sottoveste che scivola su un corpo. Colpisce per la sua onestà  e vulnerabilità . Destinato ad aprire nuove strade per Theresa Wayman e chissà  forse anche per le Warpaint.